Incendio al battello di Candia: la rabbia dei bambini, l’impegno della politica
Momento di bilanci e riflessioni ieri per il Parco naturale del Lago di Candia. Durante una conferenza stampa svoltasi ieri il presidente del parco Mario Mottino ha esortato la neonata Città Metropolitana ad aiutare il Parco in questo momento difficile.
È stato ricordato l’incendio del battello del Lago alla presenza del vice-sindaco della città metropolitana Alberto Avetta. Il battello era una risorsa oltre che per i ricercatori universitari e i volontari del parco anche per i bambini delle scuole primarie e secondarie del territorio ma anche dall’estero, tanto che anche classi francesi e indiane sono state guidate dei volontari di Vivere Parchi nella palude alla scoperta dell’ambiente lacustre.
La rabbia dei bambini
I bambini che in questi mesi hanno usato il battello hanno scritto una serie di lettere dove traspare l’amarezza, espressa con i toni dell’infanzia.
La 3a B della Scuola Primaria Giacosa di Caluso:
Durante la gita abbiamo potuto fare un giro sul battello del lago e conoscere vari tipi di animali e le loro diverse abitudini e caratteristiche fisiche. Ci dispiace che alcune persone abbiano bruciato il battello […] Non hanno pensato non solo al bene degli altri, ma neppure al loro bene. […] Speriamo che si possa comprare un altro battello al più presto e che non venga bruciato.
I ragazzi della scuola Media di Piverone raccontano:
Ci dispiace tantissimo per la barca. Ogni volta che ci penso mi viene la pelle d’oca: è stata una delle gite più belle che abbiamo fatto.
Avendoci fatto un giro sopra, abbiamo scoperto che il battello era molto importante per il parco; per colpa di gente senza scrupoli ora non esiste più! Io credo che la persona che ha fatto questa brutta azione debba pagare, non importa come…ma un’idea io ce l’avrei! Si chiamano lavori socialmente utili!
Mi dispiace per quello che è successo, perché per me non è stato un semplice battello, ma è stato il battello della gioia e della serenità!
L’impegno della Città Metropolitana
Il vice-sindaco di quella che una volta era la provincia ha quindi garantito personale attenzione alla vicenda dell’incendio e al parco in generale dopo aver sentito i rappresentanti del territorio, gli operatori economici, i volontari e i cittadini che hanno a cuore la realtà del parco naturale.
La speranza è che questa attenzione serva a dare maggiore impulso alle indagini tuttora in corso per individuare i responsabili dell’incendio e a continuare ad alimentare il circolo virtuoso dei laboratori ambientali e dell’educazione alla vita all’aria aperta nel rispetto della flora e della fauna che necessariamente passa da una sua conoscenza e consapevolezza che il parco ha saputo diffondere in questi anni.