Incendi e siccità nei parchi piemontesi
Sono quasi 700 gli ettari bruciati in Piemonte da gennaio a oggi, e di questi 528 appartenenti a superfici boschive. L’ultimo ha compromesso la Riserva del Torrente Orba
Centotrenta gli incendi rilevati tra gennaio e agosto nella Regione Piemonte, solo quattro eventi in meno rispetto al totale registrato lo scorso anno, nel corso dei 12 mesi. Questi gli ultimi dati in possesso della Sala operativa dei Carabinieri forestali (ex CFS) e della banca dati regionale incendi boschivi .
Uno dei più recenti episodi ha coinvolto una delle sponde del Torrente Orba. Nella serata di domenica 20 agosto, all’altezza della tenuta di San Michele, la riserva naturale speciale che interessa i comuni di Bosco Marengo, Casal Cervelli e Pedrosa è andata in fiamme per la seconda volta in un’estate, a soli due mesi dall’incendio del 21 giugno scorso.
L’estensione dell’incendio di domenica scorsa, circa 200 metri della sponda destra e parte del greto, ha rischiato di danneggiare anche la garzaia: sito di nidificazione di numerose specie di uccelli quali aironi, nitticore e garzette.
L’evento che potrebbe considerarsi doloso e, ancora una volta, l’ente parco ha sporto denuncia contro ignoti.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Novi Ligure, ma per domare l’incendio è stato necessario anche il contributo di volontari che sono tornati nella riserva durante la notte – tra domenica e lunedì – per spegnere alcuni siti che andavano riaccendendosi.
La mancanza prolungata di pioggia sull’area interessata dall’evento di domenica, ha sicuramente influenzato la velocità di propagazione delle fiamme, viste le condizioni di secca della vegetazione erbacea presente.
La Riserva del Torrente Orba
La riserva, pur essendo di dimensioni modeste – 249 ettari – è di grande interesse naturalistico ed è inserita nella rete delle aree protette del Parco del Po vercellese-alessandrino. Si tratta inoltre di una Zona Speciale di Conservazione ZSC, definita tale ai sensi delle Direttive Comunitarie europee che tutelano diverse specie animali e vegetali e gli habitat che le accolgono.
L’area è costituita da due tratti fluviali del Torrente Orba, differenti tra loro non solo per il paesaggio, ma anche dal punto di vista naturalistico: il primo, a ridosso di Pedrosa, è caratterizzato dalla presenza di vegetazione palustre, alberi ad alto fusto e boschi ripariali; il secondo, inserito tra i borghi di Ritorto e di Casalcermelli, è un interessante intreccio di aree naturali e aree coltivate.
Tra le specie di uccelli nidificanti, le sponde del torrente ospitano anche la gallinella d’acqua, la sterna e il corriere piccolo. La presenza di un’area ripariale naturale, permette inoltre l’avvistamento di specie tipiche di questo habitat come il martin pescatore e il passaggio, in primavera, di uccelli migratori tra cui il gruccione.
Emergenza incendi per la Regione Piemonte
A partire da martedì 22 agosto 2017, la Regione Piemonte ha dichiarato lo stato di massima pericolosità di incendi boschivi. L’allerta non cesserà fino a che non cambieranno le condizioni climatiche.
La situazione viene monitorata tramite una previsione del rischio effettuata quotidianamente su ognuna delle 58 aree di base del Piemonte (fonte Arpa). La procedura di previsione di pericolo di incendi boschivi permette infatti di individuare i periodi critici, come quello che il Piemonte sta attraversando e le emergenze.
La situazione incendi in Italia
Nel corso del 2017, nel nostro Paese, quasi un terzo degli incendi ha interessato aree di valore naturalistico, incluse nella rete Natura 2000.
Legambiente precisa che gli ettari bruciati sono 35mila appartenenti a parchi e aree protette su tutto il territorio nazionale, 24.677 appartenenti a ZSC, e 22.399 appartenenti a SIC (Siti di Interesse Comunitario).
La protezione civile invita i cittadini a prestare la massima collaborazione in azioni di prevenzione – evitare ogni azione che possa provocare incendi – e a segnalare gli incendi al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (115).
Fonte Piemonte Parchi