In treno attorno all’Etna
Tra colate laviche, agrumeti e paesi storici, la ferrovia Circumetna conduce alla scoperta del vulcano siciliano.
Il primo giorno di novembre si corre l’Etna Skyrunning. Quale migliore occasione per conoscere più a fondo le bellezze del vulcano siciliano? Un modo insolito per esplorare le pendici della montagna è servirsi dei vagoncini della ferrovia Circumetnea.
Su un tracciato che tuttora ricalca fedelmente quello di inizio secolo, la linea ferroviaria – che parte e arriva a Catania – conduce alla scoperta dei numerosi e suggestivi paesi che vivono all’ombra del monte.
Cullati dall’andamento placido del convoglio, il primo momento di stupore lo si vive quando ancora si è poco distanti dal centro di Catania, allorché si scorge la prima evidente traccia della presenza dell’Etna: la colata del 1669, quella che raggiunse e distrusse la città. Lo smarrimento lascia presto spazio alla meraviglia, perché in poco tempo ci si ritrova ad ammirare un grandioso panorama, dipinto dalla variegata vegetazione della montagana e dalla campagna fittamente coltivata, dove si mischiano agrumeti, ulivi, viti e fichidindia.
Attraversando centri più o meno popolosi, di tanto in tanto il treno, con le sue fermate, offre degli ottimi spunti per delle interessanti escursioni. Dalla stazioncina di Passo Zingaro, per esempio, si diparte una mulattiera che, costeggiata da coltivazioni di pistacchio e antiche colate laviche, conduce fino a monte Minardo; partendo dalla fermata Gurrida, invece, si può raggiungere il vicino lago, dove rilassarsi un poco.
Una volta oltrepassato Bronte, lo scenario diviene più selvaggio. I binari, infatti, si addentrano in una spettacolare colata lavica e poi toccano il punto più alto del loro percorso nell’altopiano di Maletto, offrendo una fascinosa vista dei crateri sommitali.
Giunti a Randazzo, quando si è a metà strada, si può cogliere l’occasione per visitare il centro storico, prima di iniziare la discesa nella vallata dell’Alcantara. Piano piano, ai lati del convoglio, si fanno vedere nuovamente gli agrumi, mentre, inesorabile, il mare diviene sempre più vicino. Arrivati a Giarre, per far ritorno a Catania, è conveniente servirsi di un treno delle Ferrovie dello Stato che corre sulla linea Messina-Catania.