In Croazia in bicicletta
Entro il 2011, la vecchia ferrovia a scartamento ridotto tra Trieste e Porec sarà completamente trasformata in pista ciclabile
La Trieste-Porec cambia faccia. Dalla strada ferrata alle due ruote a pedali: il salto è ardito, ma possibile, grazie ai fondi europei. Entro il 2011 si potrà percorrere in bicicletta la strada che unisce la città giuliana a quella istriana (la Parenzo di italiana memoria) seguendo il tracciato della vecchia ferrovia a scartamento ridotto.
Conosciuta come Parenzana, la storica ferrovia in parte è già stata pulita e attrezzata come pista ciclabile durante l’anno scorso. Nel 2010, con i nuovi stanziamenti provenienti dall’Unione Europea il lavoro verrà portato a termine e il tracciato, dunque, diverrà interamente percorribile, rendendo possibile spostarsi in bicicletta dall’Italia alla Croazia, attraverso la Slovenia, lungo un percorso pensato per soddisfare le esigenze di tutti i ciclisti.
La realizzazione della pista ciclabile in sé sarà accompagnata da molteplici altri lavori, che da qui al 2011 dovranno fornire il tracciato di una serie di servizi molto utili per gli amanti della bicicletta. Innanzitutto, una volta completate le tappe Visinada-Porec e Lama-Dekani (in Slovenia), si procederà a fornire la pista ciclabile di una segnaletica adeguata. A Porec, quindi, verrà predisposto un apposito ufficio informazioni, dove sarà possibile noleggiare le biciclette.
I servizi turistici saranno potenziati tramite l’ampliamento del museo di Levade e la trasformazione della vecchia scuola di Tribano in ostello per i ciclisti amatoriali. In cinque località (Parenzo, Buie, Piemonte, Levade e Visinada) saranno posti cinque touch-screen informativi. I ciclisti per cui la tecnologia rimane uno scoglio ostico da affrontare, inoltre, potranno contare sul supporto di Bike-ranger. Questi ultimi, assunti per sei mesi, saranno responsabili della salvaguardia e della pulizia dei percorsi e avranno il compito di fornire informazioni e aiutare i turisti.