Il bilancio del Film Festival di Trento
Domenica scorsa è terminato la 57° edizione del Film Festival di Trento, con
43 opere in concorso, un’edizione che, come ha ricordato il
direttore artistico Maurizio Nichetti, ha fatto segnare un ulteriore incremento
di partecipazione e capacità di coinvolgere nuovi spettatori.
Il Gran Premio Città di Trento – Genziana d’Oro è stato
infatti assegnato all’unanimità dalla Giuria internazionale presieduta dal
regista Giuliano Montaldo al film Sonbahar
del regista turco Alper Özcan.
Il film narra con toccante partecipazione e delicata poesia – come riporta
la motivazione della Giuria – la straziante vicenda di un giovane che si è
battuto per la vittoria della democrazia nel suo paese e che per questo impegno
ha subito una dura condanna. Dopo dieci anni di detenzione ritorna al suo paese
natio tra le montagne sopra il Mar Nero dove, prima di morire, riesce a trovare
momenti di felicità e amore. Il carcere, la malattia, le sofferenze sono
narrate con toccante partecipazione senza retorica, senza enfasi.
Il Premio Città di Bolzano – Genziana d’oro per il miglior
film di sport alpino, esplorazione e avventura è andato alla giovane regista
milanese Valeria Allievi con Karl, un
ritratto dell’alpinista altoatesino Karl Unterkircher scomparso tragicamente la
scorsa estate durante un tentativo di salire la parete nord del Nanga Parbat.
La Genziana d’oro del Club Alpino Italiano per il miglior
film di montagna è andato al documentario Himalaya terre des
femmes della regista ed etnologa francese Marianne Chaud.
Il Premio speciale della Giuria è andato alla giovane
regista cinese Xuang Jiang autrice di Ba Yue Shi Wu,
la storia di una violenza subita da una giovane donna.
La Genziana d’argento per il miglior contributo tecnico artistico
è andata al film Racines della regista svizzera Eileen
Hofer, quello per la miglior produzione televisiva al
film del regista francese Hamid Sardar, Sur la
piste du renne blanche girato tra le popolazioni nomadi della
Mongolia.
Ad un film di animazione, infine, il divertente Die Seilbahn,
dei registi svizzeri Claudius Gentinetta e Franck Braun, la Genziana
d’argento per il miglior cortometraggio.
All’alpinista e regista Elio Orlandi autore di Oltre
la parete il Premio del pubblico per la categoria
alpinismo, mentre a Stefano Saverioni autore di Diario
di un curato di montagna film girato nei paesi ai piedi del Gran
Sasso poi colpiti dal terremoto sono andati il Premio della Stampa
Bruno Cagol e il Premio Città di Imola.
Il Premio del pubblico per i lungometraggi è infine
andato al film canadese Before Tomorrow delle registe Madeline
Piujuq e Marie Hélène