Guida Alpina Canavesana muore sul Monte Bianco
Questo è un articolo che non avrei mai voluto scrivere, perché Roberto Giovanetto, di Ivrea, 50 anni, Guida Alpina, era anche un amico, conosciuto ai tempi del lavoro in Olivetti. Prima di tutto un grande appassionato di montagna, anche scialpinista, anche corridore di montagna, negli ultimi anni ormai si dedicava anima e corpo alla sua passione più grande, l’arrampicata su roccia. E’ una di quelle persone dalle quali ho preso nozioni e consigli, con cui si parlava di montagna indipendentemente dalle qualifiche ufficiali o dai risultati conseguiti. Stava portando un cliente al Monte Bianco, sulla via dell’Innominata, ma l’incidente non è successo in un difficile passaggio. E’ avvenuto nel pomeriggio di ieri, poco dopo le 16, mentre era al bivacco Eccles, 3850 metri di quota, in Val Veny (Courmayeur). Difficile stabilire le cause della caduta perché, pare, nessuno ha assistito alla tragedia. Si pensa che sia scivolato mentre era uscito ad osservare la via che avrebbe dovuto percorrere il giorno dopo, precipitando per circa 300 metri lungo il costone della montagna, morendo sul colpo. Il corpo è poi stato recuperato dagli uomini del soccorso alpino valdostano e trasportato a valle con l’elicottero. Soccorso alpino del quale faceva parte. Amava la montagna con passione, d’estate salendo le vie di roccia, d’inverno quelle di ghiaccio. E’ morto seguendo la sua passione, ma che cos’è un uomo senza le sue passioni? Ciao Roberto