Gran Fondo Roberto Conti 2010 : pioggia e vento imperversano
Record di iscritti (740) per la prova romagnola, ma la pioggia ed il vento portano sulla linea di partenza solo 255 coraggiosi. Vince Krys sul lungo e Benedetto sul cortoLUGO (RA) , 5 aprile 2010 – Poteva essere una tra le migliori edizioni di questa manifestazione.
Un elevato numero di iscritti, 740, raggiunto grazie all’ingresso della gran fondo all’interno del Romagna Challenge e all’esclusività della data, visto che, in questo lunedì di Pasquetta, risultava essere l’unica a calendario.
Invece Giove Pluvio ha dovuto metterci del suo. Avendo deciso di fare ache’egli festa nel fine settimana pasquale, ha scelto la riviera romagnola come propria mèta. La pioggia, che ha iniziato a cadere copiosa nel pomeriggio di Pasqua, ha continuato ininterrotta fino al pomeriggio di lunedì, cessando, guarda caso, proprio poco prima degli arrivi.
Il pacco gara
Un vero peccato, perchè dei 740 iscritti, solo 255 coraggiosi hanno scelto di presentarsi al via, per giungere poi in 102 sulla mediofondo e in 138 sulla granfondo.
Un grazioso pacco gara è stato consegnato agli iscritti; all’interno di un bel borsone fregiato con il logo di Sudafrica 2010, lo stesso fornito alla nazionale di calcio che parteciperà ai mondiali, hanno trovato spazio un telo bagno, una colomba pasquale, un succo di frutta ed una borsa con alcuni prodotti di profumeria offerti da Cosmea.
Due percorsi di indubbia bellezza tracciati sulle colline sovrastanti l’imolese, poco battute dalle altre granfondo presenti in zona.
Partiti da Lugo, ci si è subito diretti verso Imola, dove, lambendo l’autodromo Enzo e Dino Ferrari, si è iniziata la scalata verso Borgo Tossignano per giungere al bivio dei percorsi a Fontanelice.
Qui il mediofondisti hanno svoltato in direzione Casola Valsenio, mentre i granfondisti hanno proseguito l’anello che ha toccato Belvedere e Castel del Rio. Ritornati a Fontanelice, i percorsi si sono riuniti per affrontare la salita di Prugno, quindi il doppio passaggio da Riolo Terme, per tornare nuovamente verso Imola e rientrare a Lugo.
In una bella giornata di sole sarebbero stati dei panorami mozzafiato che solo la Toscana è capace di eguagliare.
Gli inseguitori la fuga
La corsa è partita subito forte con l’attacco, fin dai primi chilometri, di Davide Benedetto, seguito a ruota dall’ex-professionista fusignanese Gianpaolo Mondini, vincitore, tra l’altro, di una tappa del Tour de France, nel 1999.
I due guadagnano un buon vantaggio sul gruppo, ma all’inizio della prima salita si stacca un drappello di sei elementi che si ricongiunge ai fuggitivi. I due al bivio svolteranno per il percorso corto.
Il drappello di testa prosegue la sua corsa e, sulla seconda salita, il battistrada viene raggiunto da altri corridori, ma qui Eduard Kivishev lancia l’attacco, prontamente tallonato dal polacco Hubert Krys.
Il duo prosegue la sua cavalcata fino allo scollinamento dell’ultima salita dove vengono raggiunti dai tre diretti inseguitori, ma lungo la successiva discesa è nuovamente il russo Kivishev a lanciarsi a capofitto; l’unico a tenergli testa è ancora Krys.
I fuggitivi giungono sul rettilineo d’arrivo lanciandosi nella lunga volata, regolata dal polacco Hubert Krys ai danni di Eduard Kivishev.
Alle loro spalle è la volata degli inseguitori che vede in Dainius Kairelis il più abile a cogliere la terza posizione.
Stesso epilogo sul percorso della mediofondo, dove è la volata dei quattro battistrada a determinare il podio con Davide Benedetto sul gradino più alto, affiancato da Alessandro Scalorbi e Mauro Mondaini.
Tra le donne, sul percorso lungo, dominio indiscusso del duo Barbara Lancioni- Claudia Gentili che giungono al traguardo mano nella mano. Terza piazza per la forlivese Monica Bandini.
Sul percorso corto, la vittoria in volata va a Daria Morganti ai danni di Martina Zanon. Terza piazza per Raffaella Palombo.
Generoso e decisamente emiliano-romagnolo il pasta party, dove il personale ha offerto ai ciclisti, dietro presentazione del buono, pasta al ragù con parmigiano, piadina con salsiccia e patatine, un frutto, una fetta di colomba con crema, acqua, vino e Cola ai tavoli.
Una festa tutto sommato piacevole, rovinata purtroppo dall’infausta pioggia, che vede una grande capacità di poter crescere.
servizio di Enrico Cavallini