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Giro d’Italia: l’impresa di Filippo Ganna a Camigliatello Silano


Che al Giro d’Italia gli italiani siano protagonisti non dovrebbe essere una notizia. Ma nel ciclismo globalizzato degli ultimi 10 anni non era più così. Da 10 anni siamo aggrappati alle imprese di “San” Vincenzo Nibali, che tappa dopo tappa sta crescendo di condizione e fa intravedere come concreta la speranza di centrare il terzo successo nella corsa Rosa. Ma oggi forse il ciclismo italiano ha trovato un altro campione che magari non riuscirà a vincere il Giro o il Tour, ma vincerà su tutti i terreni: Filippo Ganna.

Il corridore piemontese di Verbania del Team Ineos non era certo uno sconosciuto questa mattina; uno che ha vinto 4 Mondiali su pista, e che nelle ultime 2 settimane è stato capace di vincere il Campionato del Mondo a Cronometro (primo italiano della storia) e indossare la maglia Rosa dopo una cronometro corsa a quasi 59 km/h di media. Ma l’impresa di oggi lo proietta in un’altra dimensione. Sui 225 km e quasi 4000 metri di dislivello della tappa n° 5 del Giro d’Italia, da Mileto a Camigliatello Silano, in Calabria, con la salita finale del Valico di Montescuro (24 km al 5.6%), è andato in fuga dopo un’ora con altri 10 corridori, tra i quali Salvatore Puccio, Jan Tratnik, Hagen, Carretero, Valerio Conti, Restrepo, Edoardo Zardini, ai quali sulla salita finale si aggiungono nel finale De Gendt e Rubio. Nella parte finale della salita Ganna si ritrova proprio con De Gent e Rubio, che cercano di metterlo in difficoltà scattando a ripetizione, mentre Ganna sale con suo passo. A 5 km dallo scollinamento invece è lui ad aumentare, e accortosi che guadagna subito 10 poi 20 metri, si mette in posizione da cronometro e va via iniziando la sua cavalcata trionfale, su pendenze che in qualche tratto arrivano al 18%. Nei 7 km di discesa non rischia nulla ma va giù potente e deciso, nonostante che il gruppo dei migliori, guidato da Nibali che disegna curve con maestria, provi anche ad avvicinarlo. Così Ganna si presenta da solo a braccia alzate sul traguardo finale di Camigliatello Silano, conquistando un successo che a questo punto dovrebbe fargli capire che nessun traguardo gli sarà precluso nel futuro, se correrà in una squadra dove gli lasceranno libertà di fare la sua corsa. Già, perché in questo Giro avrebbe dovuto lavorare sempre in appoggio al capitano Geraint Thomas, con libertà di azione nella prima e nell’ultima cronometro. Lo sfortunato Thomas è caduto e tornato a casa, Ganna può fare la corsa di sua iniziativa e oggi si sono visti i risultati: 2 tappe vinte su 5 nella corsa Rosa, 6 successi in questa stagione ridotta a causa del coronavirus, che ne fanno il ciclista italiano più vincente del 2020.

Intanto il gruppetto dei migliori arriva sul traguardo a 34 secondi dopo quasi 6 ore di gara e parte la volata, vinta dall’austriaco Patrick Konrad davanti alla maglia Rosa João Almeida. Seguono nell’ordine Wilco Kelderman, Lucas Hamilton, Jai Hindley, Harm Vanhoucke, Pello Bilbao, Jakob Fuglsang e Fausto Masnada. In questo gruppetto non c’è Caicedo, che perde la seconda posizione, Simon Yates che si stacca in salita, rientra poi in discesa.

La nuova classifica generale dei primi 10 vede João Almeida in maglia Rosa con 43″ su Pello Bilbao, 48″ su Wilco Kelderman, 59″ su Harm Vanhoucke, 1’01” su Vincenzo Nibali, 1’05” su Domenico Pozzovivo, 1’19” su Jakob Fuglsang, 1’21” su Steven Kruijswijk, 1’26” su Patrick Konrad e 1’32” su Rafal Majka.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.