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Giro d’Italia: Geoghegan Hart conquista Sestriere, la maglia Rosa a Hindley per 86 centesimi di secondo


Non sono bastate 20 tappe, 3500 km e 85h22’07” di gara per dirimere la questione su chi sia il vincitore del Giro d’Italia. La tappa Alba – Sestriere di 190 km e 3200 metri di dislivello, non ha fatto rimpiangere quella originale, con Agnello, Izoard e Monginevro, anzi ha riservato il finale con il duello tra i grandi protagonisti, per quanto inaspettati alla vigilia, Tao Geoghegan Hart (Team Ineos Grenadiers) e Jai Hindley (Team Sunweb), che si sono giocati allo sprint la vittoria di tappa, come ai laghi di Cancano, al quale seguirà domani il vero finale trilling di questa edizione della corsa Rosa. Per la prima volta nella storia dei Giro d’Italia 2 ciclisti arrivano all’ultima tappa a pari tempo, la maglia rosa va sulle spalle dell’australiano Hindley per 86 centesimi di secondo e domani i 15 km di cronometro tra e Milano diranno chi sarà il vincitore, visto che non si possono assegnare 2 maglie Rosa. Maglia rosa che era sulle spalle del compagno di squadra di Hindley, Wilco Kelderman, che quando i duo della Ineos composto da Tao e Rohan Dennis ha accelerato sulla seconda salita, non è riuscito a tenere il ritmo, non potendo nemmeno contare sull’aiuto del compagno di squadra Hindley, che come sullo Stelvio ha seguito gli ordini dell’ammiraglia e si è incollato alla ruota di Tao Geoghegan Hart.
Saranno giovani, saranno sconosciuti, ma questi sono 2 fenomeni, al pari di Pogacar che ha vinto il Tour, di Bernal che lo ha vinto l’anno scorso, di Evenepoel che qui doveva essere al posto di Almeida, che a sua volta si è dimostrato anche oggi un campione. Il nuovo che avanza, la nouvelle vague del ciclismo, ondo di gioventù che purtroppo non vede anche l’Italia protagonista. Solo applausi per il nostro alfiere, lo Squalo dello Stretto, Vincenzo Nibali che è 7° e primo degli italiani, ancora una volta che si tratti di una corsa a tappe o un classica. A 36 anni, non aveva il colpo di pedale vincente per questo Giro, ma giù il cappello per il nostro campione.
La classifica della 20ma tappa vede vincitore Tao Geoghegan Hart (Team Ineos Grenadiers) in 4h52’45, alla media di 38.941 km/h, 2° Jai Hindley s.t
3° un monumentale Rohan Dennis a 25, 4° a 1’01” Joao Almeida, 5° a 1’34” Vendrame, 6° a 1’35” Rubio con Bilbao 7° e Kelderman 8° che perde così la maglia Rosa, 9° a 1’48” Valter Attila e 10° a 2’00” Knox, 11° a 2’02” Nibali e 12° a 2’09” Pozzovivo.
La classifica generale assegna la maglia Rosa a Jay Hindley e il secondo posto a Tao Geoghegan Hart, ma con lo stesso tempo 85h22’07”, Wilco Kelderman 3° a 1’32”, Pello Bilbao 4° a 2’51”, Almeida 5° a 3’14”, Fuglsang 6° a 6’32”, Nibali 7° a 7’46”, Konrad 8° a 8’05”, Masnada 9° a 9’24” e Pernsteiner 10° a 10’08”.
Domani la madre di tutte le cronometro, con un pathos simile alle famose Moser vs Fignon del Giro o Lemond vs Fignon del Tour, con i 15 km da Cernusco sul Naviglio al Duomo di Milano. Chi l’avrebbe mai detto che a causa del coronavirus avremmo visto un simile Giro d’Italia a ottobre con i primi 2 ex-aequo all’ultima tappa. Anche questo è il bello del ciclismo.

Le dichiarazioni alla stampa

Il vincitore di tappa Tao Geoghegan Hart: Sicuramente prima del Giro non mi aspettavo questa situazione in classifica alla vigilia dell’ultima tappa. Come l’anno scorso, anche quest’anno stiamo vedendo corridori che non sono inizialmente tra i grandi favoriti arrivare a giocarsi la vittoria in un grande giro. Quello che ha fatto Rohan Dennis è stato incredibile e sono in debito con lui per la tappa dello Stelvio e per quella di oggi. Avere un due volte campione del mondo a cronometro e l’attuale campione del mondo (Filippo Ganna) che mi aiutano in questo modo è fantastico ma domani toccherà a me dare tutto nella prova contro il tempo finale.

La Maglia Rosa Jai Hindley: “È fantastico. Guardavo il Giro in TV quando ero bambino e sognavo di essere in testa alla generale di un grande giro un giorno. È una sensazione incredibile. Non ho rimpianti per la tappa dello Stelvio, ho vinto quella frazione e non possiamo cambiare il modo in cui abbiamo corso. Sull’ultima salita ho guardato Tao per vedere se fosse stanco. Ho attaccato ma non sono riuscito a staccarlo. È un corridore forte a cronometro ma domani sarà una prova speciale, l’ultima dopo 3 settimane di corsa. Darò tutto per questa Maglia.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.