Giro d’Italia Ciclocross: a Cantoira vincono Antonio Folcarelli e Rebecca Gariboldi
Atmosfera mozzafiato ai piedi delle Alpi Occidentali. A quota 750 metri sul livello del mare, incastonata in una valle immersa nei colori del foliage, la Carovana del Giro d’Italia Ciclocross è stata accolta con lo spirito di una festa attesa da tempo. Si, perché la città di Cantoira (TO), che quest’oggi è stata sede della quinta tappa del Giro d’Italia Ciclocross, una gara valida per il “G.P. KWB Caldaie – 2° Trofeo Valli di Lanzo CX” nonché della Coppa Piemonte, non si è certo fatta trovare impreparata. In fondo aspettava questo evento da 4 anni, da quell’ottobre 2019 che ha incantato gli appassionati di sport e di montagna. E così ha rinnovato un’accoglienza straordinaria, con tutto il paese bardato a festa con i colori rosa e della bandiera italiana, per celebrare il legame speciale con il Giro d’Italia Ciclocross e rendere speciale la tappa, oltre il percorso che di per sé sarebbe bastato. Al punto che qualcuno ha persino aperto le porte di casa per invitare a pranzo gli atleti appena reduci dallo sforzo.
UOMINI OPEN – È una progressiva selezione sul duro tracciato collinare a caratterizzare tutta la prima parte di gara, la più difficile da digerire quest’oggi considerati i 60’ di battaglia sulle aspre rampe in sinistra Stura. Prima in 7, poi in 6, quindi in 3 e finalmente solo in due in testa: Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli Team), la maglia rosa, con Marco Pavan (Team Cingolani), galvanizzato dal pubblico di casa. Per la coppia, però, non è stato facile sbarazzarsi in fretta della compagnia di Tommaso Cafueri (in maglia bianca, DP 66), Martino Fruet, che ha anche condotto la corsa per un breve intervallo, Alan Zanolini e Simone Vari.
Attenzione della seconda metà di gara tutta concentrata sul duo di testa ed ecco il colpo di scena: prima Cafueri riesce a riportarsi sui fuggitivi con un poderoso colpo di pedale, subito dopo l’allungo di Pavan. E quando tutto sembrava fatta per una vittoria sui sentieri di casa, dalle ultime scalinate è comparso in testa Folcarelli, autore di uno straordinario recupero nelle ultime curve, potendo festeggiare una meritata vittoria in maglia rosa, potendo mettere quasi in cassaforte il simbolo del primato. Cosa che, dal canto suo, fa anche Tommaso Cafueri con la maglia bianca, forte del suo terzo posto sul podio assoluto. Appena giù dalle posizioni d’onore due ottimi Alan Zanolini (Sudtirol Post) e Martino Fruet (Lapierre Trentino).
DONNE OPEN – Erano le favorite della vigilia e non si sono fatte attendere nemmeno una manciata di metri dopo la partenza: Gariboldi, Borello e Lechner hanno monopolizzato la gara regina delle categorie femminili, con la piemontese della DP 66 spinta dal pubblico di casa a fare bottino pieno di punti per approfittare dell’assenza della maglia rosa. Primi giri di controllo, poi un attacco di Rebecca Gariboldi, che ha subito pagato un giro no per un doppio inconveniente meccanico che l’ha costretta a due ingressi ravvicinati al box per poi recuperare sull’altoatesina Lechner e su Carlotta Borello.
A due tornate dalla fine la soluzione dello stallo: con un allungo poderoso Rebecca Gariboldi si è involata verso la seconda vittoria consecutiva in questo GIC, mentre alle sue spalle c’è stato un clima di controllo, sfociato in uno sprint deciso vinto da Eva Lechner su Carlotta Borello, a cui il podio sul gradino più basso fa clamorosamente sfumare il sogno maglia rosa. A vestire il nuovo simbolo del primato, con 108 punti contro 106, è proprio Rebecca Gariboldi! Eccezionale la prova di Giada Martinoli che, in maglia bianca, ha mantenuto saldamente la quarta posizione assoluta a una distanza relativa interessante dalla testa della corsa. Per lei simbolo del primato decisamente confermato.
Per la lissonese Rebecca Gariboldi, la gara «È stata particolarmente dura, oltre tutto ho avuto un problema meccanico al secondo giro, dovendo cambiare la bici due volte e ricucire sul due di testa. Non è stata quindi una gara regolare come da programmi ma ho dovuto andare ben oltre i limiti. Il ritmo sta tornando, sono molto contenta, sto lavorando duro settimana dopo settimana».
Fonte organizzazione