Giornata Mondiale della Fauna Selvatica: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini in prima fila nella conservazione

Di GIANCARLO COSTA ,

Parco Nazionale Monti Sibillini
Parco Nazionale Monti Sibillini

Sono numerose le azioni che il Parco Nazionale dei Monti Sibillini sta portando avanti in tema di tutela della biodiversità animale.
Con l'obiettivo di sensibilizzare e celebrare gli animali selvatici del mondo ed invitare a riflettere sulla fragilità della natura selvatica, su tutte quelle specie che troppo spesso si ritrovano minacciate dall'intervento dell'uomo, il 3 marzo è stato proclamato, nel 2013, Giornata Mondiale della Fauna Selvatica (World Wildlife Day) dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: un'occasione per aumentare la consapevolezza pubblica sull'importanza del ripristino dell'ecosistema e della tutela delle specie animali a rischio di estinzione. I risultati raggiunti negli ultimi decenni sono significativi sebbene molto è ancora da fare per raggiungere il traguardo auspicato: secondo la Lista Rossa delle Specie Minacciate di estinzione sono oltre 8.400 le specie di fauna e flora in "pericolo critico" e altre 30.000 sono considerate "vulnerabili" o in via di estinzione.
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini sta portando avanti numerose azioni in tema di tutela della biodiversità animale: dalla gestione sanitaria della fauna, agli studi sugli anfibi e i rettili, dalle attività di conservazione della trota mediterranea all'interno del progetto Life Streams alle azioni di monitoraggio e conservazione degli insetti impollinatori e popolazioni autoctone di ape da miele ligustica. Ed ancora il monitoraggio dei carnivori di interesse comunitario, come lupo, orso bruno marsicano, gatto selvatico e martora, del chirocefalo del Marchesoni (piccolo crostaceo) esclusivo del lago di Pilato e delle due specie reintrodotte dal Parco: il cervo e il camoscio appenninico.
Alcuni numeri sulla fauna presente nel Parco: si va dai circa 60/70 lupi agli oltre 450 camosci; sono censite circa 50 specie di mammiferi, 114 di uccelli nidificanti, 72 di interesse comunitario come, ad esempio, l'aquila reale, il coleottero osmoderma eremita e la vipera dell'Orsini, e ancora 14 specie di anfibi e 16 di rettili.

"Se riduciamo la biodiversità, aumenta la vulnerabilità complessiva dell'ecosistema - dice il presidente del Parco Andrea Spaterna - dall'insicurezza alimentare ed energetica ai disastri naturali. Ecco perchè è importante parlare di biodiversità e delle attività di conservazione che il Parco sta portando avanti su questo tema".
Ogni anno, in autunno e ad inizio estate, si svolgono poi i censimenti del camoscio appenninico presente sui Sibillini, di cui si stima siano presenti oggi nel Parco quasi 500 esemplari; ricordiamo che il camoscio è stato reintrodotto nel Parco nel 2008: dal 2008 al 2013 sono stati infatti liberati nell'area del Monte Bove 30 esemplari (20 femmine e 10 maschi).
Tra settembre ed ottobre, all'inizio del periodo riproduttivo di questo ungulato, si svolge il censimento del cervo al bramito, cioè mediante l'ascolto del caratteristico richiamo del maschio. Anche il cervo si era completamente estinto nel territorio ed è stato reintrodotto dal Parco nel 2005: oggi è presente con una popolazione che si stima di oltre 700 individui.

Fonte Parco Nazionale Monti Sibillini

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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