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GF Paola Pezzo : ancora Medvedev


-Il russo del Torrevilla MTB fa subito selezione, scappa e sale sul podio

-Paola Pezzo vivacizza la gara femminile, fugge in discesa e …vince

-Peccato per la pioggia, inattesa, ma la gara è piaciuta

-Una marea di volontari lungo i 41,3 chilometri del percorso 

In allegato la Classifica generale.

Alexey Medvedev, chi l’ha visto? È lui il vincitore della GF Paola Pezzo – Città di Garda, e tra le donne  chi poteva essere se non… Paola Pezzo? Ma per l’ex campionessa olimpica non è stata una vittoria così scontata.

Poco prima del via di Garda la prima sorpresa. Era annunciato bel tempo dalle previsioni meteo ed invece è iniziato a gocciolare, una pioggia sottile e fastidiosa che faceva contrasto con le acque del lago perfettamente piatto.

Puntuale alle 10 lo start del primo gruppo (erano in 1600 allineati sul lungolago) e già sulla salita iniziale, un lungo nastro di asfalto, si è assistito alle prime scaramucce. Un gruppo con una ventina di bikers si è staccato subito dal lungo serpentone ma alla prima asperità il russo Medvedev ha allungato, inizialmente con “grazia”, poi con decisione lasciando piantati sui pedali tutti i più forti.

La gara maschile da quel momento ha spento l’entusiasmo, Medvedev si è prodotto in una progressione impressionante, e quando Deho e compagni hanno realizzato che la sua era un’azione decisiva era già troppo tardi.

“Un uomo solo al comando” insomma,  come succedeva nelle epiche gare ciclistiche di un tempo.

Medvedev a Crero, passando nel vecchio e suggestivo borgo, bisticciava col cronometro ed il suo vantaggio era già salito a due minuti. Un’enormità su questo percorso, 41,3 chilometri, piacevoli, ondulati e con leggeri strappi che si alternavano a discese tecniche che non hanno certo aiutato gli inseguitori a rientrare sul fuggitivo.  Dietro, Marzio Deho, Mirko Celestino, Mike Felderer, Walter Costa e per un tratto anche Daniele Mensi, hanno tentato di raggiungere Medvedev, ma la collaborazione non era esagerata e così il leader della corsa ha trovato la strada spianata verso il successo.

C’è stato anche un momento di empasse. Qualcuno ha levato alcune frecce dal percorso (all’appello ne mancano diverse) poco sopra Costermano. Ignoti hanno pensato bene di giocare questo brutto scherzo e alcuni concorrenti, solo pochi prima che l’organizzazione intervenisse, si sono trovati i primi contromano, soprattutto uno “smarrito” Medvedev.  

Non deve esser stato facile condurre una gara senza mai nessun riferimento sugli inseguitori, ma ha tenuto duro senza mai lesinare sul suo ritmo indiavolato. La pioggia ha insaponato i tratti nel prato e quelli in acciottolato, ed ha richiesto una guida attenta  e non aggressiva.

A metà gara Felderer, Costa, Deho e Celestino, sempre in coda a sfruttare… la scia, ma soprattutto la loro maggior conoscenza del percorso (l’ex “pro” non ha potuto provarlo a fondo) erano ancora staccati di due minuti, incapaci di limare il gap.

Insomma una gara senza storia, che si è conclusa sul lungolago di Garda, affollatissimo di curiosi e di appassionati, oltre ad accompagnatori e familiari dei tantissimi partecipanti.

Velocissimo come era partito, è transitato sul traguardo Alexey Medvedev col tempo di 1h39’ alla rispettabile media di 24,24 km/h. Nel finale Deho ha limitato i danni avvicinandosi al russo, ma mai al punto di impensierirlo. Giunto con gli altri inseguitori nelle vicinanze del traguardo si è infilato per primo sulla sabbia della spiaggia di Garda, con Celestino, sornione, alla sua ruota. Quando sono “saltati” sull’asfalto è iniziato un lungo sprint, dove Mirko Celestino sfoderava tutta la sua abilità di ex stradista e per un secondo beffava Deho. Così il podio era definito con Medvedev primo, Celestino secondo a 53” ed a 54” Deho. Poi transitavano Costa, Felderer, Caro Silva, Hofer, primo dell’affollato squadrone Scott.

La gara delle donne era decisamente più vivace. La più lesta ad allungare era subito la campionessa italiana Elena Gaddoni che prendeva il largo, imitata poi da Sandra Klomp, le seguivano un gruppo di tre  ragazze tra cui anche Paola Pezzo.

Col passare dei chilometri la campionessa olimpica recuperava terreno raggiungendo prima la Klomp e poi, sull’ultima salita, quella che porta davanti a casa sua, anche la Gaddoni.

Il tempo di studiare il ritmo della capofila e nell’ultima discesa Paola Pezzo sfoggiava tutta  la sua esperienza, nel finale allungava salutata dai tantissimi estimatori e andava a vincere col tempo di  2h01’, con l’unico rammarico di non aver concluso entro le due ore.

Tagliato il traguardo veniva colta da dolorosi crampi, ma ormai la “sua” gara l’aveva vinta. Elena Gaddoni, che sta recuperando la forma dopo un problema fisico, è arrivata staccata di 46”, comunque soddisfatta. Terza l’inossidabile Klomp davanti a Michela Benzoni e  Alessia Grezzo.

Va così in archivio una bagnata ottava edizione della GF Paola Pezzo- Città di Garda. Sul percorso l’organizzazione del Velo Club Garda aveva dislocato 110 volontari della protezione civile, 70 operatori della Croce Bianca di Torri del Benaco ed una “truppa” di vigili urbani di Garda, Torri e Costermano, ma anche Carabinieri e altre forze di Polizia, oltre a 20 uomini dello staff organizzatore.

Fonte Comitato Organizzatore

Classifiche

MASCHILE

1) Alexey Medvedev (Torrevilla MTB) 01:39:00; 2) Mirko Celestino (Team Albe Orobia Bike) 01:39:53; 3) Marzio Deho (Gs Cicli Olimpia) 01:39:54; 4) Walter Costa (Adv Team Corratec) 01:40:16; 5) Mike Felderer (Asd Sintesi Corse) 01:40:24; 6) Julio Caro Silva (Gewiss Bianchi) 01:41:52; 7) Franz Hofer (Gs Scott Racing Team) 01:43:21; 8) Daniele Mensi (Felt International Mtb Team) 01:43:37; 9) Ramon Bianchi (Gs Scott Racing Team) 01:43:46; 10) Oscar Lazzaroni (Team Albe Orobia Bike).

FEMMINILE

1) Paola Pezzo (Team Paola Pezzo) 02:01:00; 2) Elena Gaddoni (individuale) 02:01:46; 3) Sandra Klomp (Torrevilla Mtb) 02:04:53; 4) Michela Benzoni (Torrevilla Mtb) 02:06:15; 5) Alessia Ghezzo (Top Race Team) 02:08:04.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.