Froot il computer virtuale
È ancora un progetto, ma potrebbe essere realizzato: un computer senza schermo e tastiera dal bassissimo impatto ambientale
Il suo nome è Froot ed è un computer virtuale. Per ora abita l’astratto campo dei progetti e delle idee, ma si tratta di uno di quei prototipi potenzialmente molto interessanti per l’economia e per l’ambiente.
Ideato dalla designer messicana Paulina Carlos e presentato durante un summit organizzato dalla Dell sui temi dell’ecosostenibilità e dell’ecodesign, Froot è un computer che si distingue dagli altri perché, fisicamente, non ha schermo e tastiera. Qualora venisse commercializzato, dunque, darebbe un’importante mano nella battaglia contro i rifiuti elettronici.
Ma, senza schermo e tastiera, si chiederanno i più, come fa a funzionare? Proiettando, attraverso due canali differenti, l’immagine virtuale di tastiera e schermo su due superfici tra loro perpendicolari. La logica di funzionamento, dunque, è quella del touch screen oggi tanto in voga.
Ancora semplice progetto, Froot – il computer che funziona simulando un personal computer – potrebbe già essere costruito con la tecnologia a disposizione. Si tratterebbe, in definitiva, di un piccolo oggetto dal design accattivante realizzato con materiale biodegradabile, riciclato e dal bassissimo impatto ambientale. A comporlo sarebbero tre unità in un pezzo unico: una contenente l’ineliminabile hardware elettronico; una con i due proiettori; una con il drive DVD.