Formazione Soccorso Alpino: esami in Falesia a Montestrutto (TO)
Di Giovanna Autino
Durante questo fine settimana, alla Falesia di Montestrutto (TO), si è svolta la sessione di esami per verificare la preparazione dei volontari che vogliono entrare come effettivi, nel Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico con la qualifica di O.S.A. -Operatore Soccorso Alpino- il primo step operativo.
Pertanto, gli uomini e le donne che ambivano a far parte di una delle 9 delegazioni alpine in cui è territorialmente diviso il S.A.S.P. -Soccorso Alpino Speleologico Piemontese-, loro servizio regionale di competenza, sono stati esaminati sulla loro abilità nelle tecniche di arrampicata, montaggio e utilizzo corretto di una barella, soste in parete, manovre con le corde e molto altro.
Il loro ingresso, però, sarà strettamente legato anche al passaggio degli esami invernali, che avverranno a fine 2013 e prevederanno prove con gli sci, ricerca ARTVA, recupero in crepaccio, tecniche di progressione su nevaio.
L’iter scolastico di questi 36 Volontari, è durato due anni ed è consistito in periodiche sessioni formative tenute dagli Istruttori S.Na.Te, -la struttura di altissimo livello tecnico che forma e sottopone a verifica i 7.500 Volontari del C.N.S.A.S- e nell’affiancamento alle loro Stazioni di Soccorso Alpino di appartenenza.
I Volontari che entrano a far parte del Corpo, infatti, devono avere delle competenze per muoversi in ambiente montano, impervio od ipogeo che vadano oltre ad una semplice conoscenza e superare un test di ammissione. Fino a quando però non passeranno i 24 mesi di formazione periodica e i relativi step di verifica, con esame finale come in questi due giorni, non potranno essere operativi negli interventi.
Coadiuvare si, per esempio nella logistica di un soccorso, ma non intervenire come soccorritore. Con la qualifica di OSA potranno, a pieno,diritto, far parte delle squadre deputate alle missioni di soccorso.
Se poi il Volontario volesse proseguire nella formazione, la qualifica successiva è Te.S.A. -Tecnico Soccorso Alpino- che prevede altri due anni di impegno costante a giornate di formazione e verifica. A Gennaio 2013, per esempio, una ventina di esaminandi, provenienti da tutto il Piemonte, sono stati sottoposti ai test, superandoli, nella magnifica cornice del Parco del Gran Paradiso: all’Ice Park per la parte ghiaccio e nel Vallone del Carro, per la parte sciistica, alpinistica e di ricerca ARTVA.
Raggiunta una qualifica, il lavoro di formazione non è terminato, perché sono previsti non solo aggiornamenti, ma annualmente si devono superare giornate di verifica del livello raggiunto. Se i test non vengono superati, si perde la qualifica fino all’esame successivo.
Proprio grazie all’importante livello formativo tecnico raggiunto, il C.N.S.A.S. è l’unico Corpo di Protezione Civile, nel panorama degli Stati europei, ad essere autorizzato per legge, nonostante totalmente formato da Volontari, ad operare nelle missioni di soccorso in montagna, ambiente impervio od ipogeo.
Infine, anticipiamo che la settimana del 25 Novembre, sempre alla Falesia di Montestrutto, si terranno le prove d’esame per i Tecnici Volontari del Soccorso Alpino che faranno parte dello step più elevato della formazione, i T.E., ovvero Tecnici di Elisoccorso, l’Élite, coloro che saranno operativi negli interventi di soccorso sull’elicottero del 118, assumendo il compito di responsabile delle operazioni se l’intervento aeronautico è in ambiente montano impervio.