Formazione ed Esami Corpo Nazionale Soccorso Alpino & Speleologico: TE.SA. del 18-19 Gennaio 2013 a Ceresole Reale – Valle Orco (To)
Di Giovanna Autino
Il 18 e il 19 di Gennaio, a Ceresole Reale, in Valle Orco, dei 1500 Volontari del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, diviso in 9 Delegazioni Alpine ed una Speleologica, ben 22 uomini si troveranno ad affrontare gli esami per diventare Te.S.A. Stiamo parlando della “Creme de la Creme” del salvataggio in montagna; non solo si tratterà di vedere all’opera dei Volontari che prenderanno la qualifica Te.S.A, ma anche l’operato degli Istruttori Nazionali che li verificheranno, provenienti della scuola interna al C.N.S.A.S., la S.Na.Te. (Scuola Nazionale Tecnici), operativa da oltre vent’anni sul territorio.
La Formazione nel Soccorso Alpino, e conseguente i suoi esami, di cui non è mai stata data, fino ad ora, notizia ai Media, è un Evento che può certamente fare comprendere l’importanza che il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino & Speleologico presta alla formazione dei propri Volontari. Risulta evidente, infatti, da quanto verrà mostrato, che il C.N.S.A.S. è l’unico Corpo di Volontari ad avere un livello di preparazione tecnica che in altri Stati europei è affidato esclusivamente a Corpi dello Stato.
I Volontari che entrano a far parte del Corpo, non solo devono avere delle conoscenze per muoversi in ambiente montano, impervio od ipogeo che vadano molto oltre ad una mera conoscenza superficiale, ma devono superare un test di ammissione e comunque, fino a quando non passeranno i 24 mesi di formazione periodica e relativi step di verifica, con esame finale, non potranno essere operativi negli interventi. Coadiuvare si, per esempio nella logistica di un Soccorso, ma non intervenire come Soccorritore. Dopo questo periodo avranno la qualifica di OSA (Operatore Soccorso Alpino), che permetterà loro di fare parte delle squadre deputate ad intervenire in un Soccorso in Montagna, in parete o su terreno impervio che sia.
Se poi il Volontario vuole proseguire nella formazione, ed elevarsi da questo step di Base, che va ben oltre quello che normalmente intendiamo nel linguaggio parlato con il termine “base”, allora ecco iniziare il percorso per diventare Te.S.A. (Tecnico Soccorso Alpino).
Altri due anni di impegno costante a giornate di formazione e verifica, sempre spalmate in 24 mesi, a cui non solo è difficile accedervi, ma è anche difficile arrivare in fondo. Le sessioni di formazione e successivo esame di sbarramento sono continue, con la possibilità di ripetere la sessione formativa su cui per esempio non si ha avuto la sufficienza, magari l’arrampicata su ghiaccio, l’anno seguente.
Doveroso ricordare che, nel panorama Internazionale del Soccorso in Montagna ed Ambiente Impervio, non esiste “copia” di una Struttura Formativa ad Alto Livello come la S.Na.Te. del CNSAS, che è riuscita a farsi apprezzare e rispettare in molteplici occasioni, dimostrando ampia competenza tecnica e grande esperienza operativa, proponendo importanti progetti specifici e numerose soluzioni integrative. Questo è regolarmente confermato in tutti gli incontri ufficiali del CISA-IKAR (Commissione Internazionale delle Organizzazioni di Soccorso in Montagna), organismo a “respiro mondiale”, del quale il CNSAS Italiano ne è membro importante e significativo a tutti gli effetti.
Durante le due giornate, sarà possibile osservare i Volontari esaminandi in luoghi accessibile ai Giornalisti e ai Media presenti, sia affiancandoli nelle arrampicate su cascate ghiacciate, dove si simulerà il recupero di una o più persone incidentate sulla colata, sia durante la ricerca con ARTVA, dove gli esaminandi dovranno trovare e disseppellire entro un tempo massimo di pochi minuti, uno o più figuranti sepolti che simuleranno la ricerca di uno o più travolti in valanga senza UCV (Unità Cinofila da Valanga).