Fantastica Martina Berta, seconda in Coppa del mondo in Valdisole, vittorie di Nino Schurter e Puck Pieterse
Daolasa di Commezzadura (TN) – La Domenica del Cross Country a Daolasa di Commezzadura ha regalato il più emozionante dei finali per la quattro giorni di Coppa del Mondo di Mountain Bike in Val di Sole.
Merito dei campioni più attesi in Trentino nella giornata di domenica 2 luglio: dal Campione del Mondo Nino Schurter, alla sua sesta perla in Val di Sole, 35sima di una leggendaria parabola in Coppa del Mondo di Mountain Bike, a chi icona del fuoristrada ambisce a diventare, l’olandese Puck Pieterse, che quest’oggi in Val di Sole ha bissato il successo conquistato in Coppa del Mondo di ciclocross, sulla neve di Vermiglio.
Per non parlare di Martina Berta, la Campionessa d’Italia capace di regalare una gioia immensa al pubblico solandro, quantificato in 20000 presenze in questa quattro giorni ad alto tasso di spettacolarità. La valdostana ha portato il suo tricolore sul secondo gradino del podio del Cross Country, cogliendo proprio nella gara di casa il suo miglior risultato in Coppa del Mondo. Conferme di livello anche per il canadese Carter Woods e la danese Sofie Pedersen, vincitori delle gare Under 23.
SCHURTER METTE LA SESTA IN VAL DI SOLE – Sesta affermazione in Val di Sole, trentacinquesima in Coppa del Mondo: numeri da campione fuori dal tempo, da autentica leggenda della Mountain Bike.
Nino Schurter ha aggiunto un’altra gemma a una carriera irripetibile, in uno dei suoi terreni di conquista preferiti, quello di Daolasa di Commezzadura, dove è esploso ai massimi livelli, vincendo il titolo di Campione del Mondo U23 nel 2008, si è consacrato inanellando successi col passare delle stagioni, ed è rinato nel 2021, conquistando il nono dei 10 titoli mondiali tra gli Elite quando tutti intravedevano per lui il viale del tramonto.
Quella dell’asso elvetico in Val di Sole è stata una lunga cavalcata. Un’autentica lezione di Cross Country impartita ad avversari più giovani da un 37enne che di abdicare non ha alcuna intenzione.
Alle spalle dell’atleta del Team Scott-SRAM, come ai Mondiali 2021, si è classificato Mathias Flückiger (Thomus-Maxon), ancora secondo ma stavolta più lontano, a 27”. Terzo posto per il romeno, neo Campione Europeo, Vlad Dascalu (Trek Factory) a 38”, autore di una rimonta notevole nella seconda parte di gara, appena avanti al francese Joshua Dubau (Rockrider).
Ha completato la top-5 Alan Hatherly (Cannondale Factory) a 52”. Al sudafricano va il merito di aver mollato per ultimo la ruota di Schurter, prima di cedere alla distanza. Lontani gli italiani: i gemelli Daniele (CS Carabinieri) e Luca Braidot(Santa Cruz-Rockshox) non sono mai stati nel vivo della gara terminando le loro fatiche rispettivamente in 12a e 13a piazza.
Sin dal primo giro, Schurter ha rotto gli indugi portando via un gruppetto di quattro corridori formato dal neozelandese Sam Gaze, dal tedesco vincitore dello Short Track Luca Schwarzbauer e dal sudafricano Hatherly, prima di selezionarlo ulteriormente nella seconda tornata, quando solo Hatherly ha tenuto la sua ruota.
Col passare dei giri, Gaze e Schwarzbauer sono scivolati indietro, mentre sono emerse le doti di fondo di Mathias Flückiger che ha rimontato posizioni su posizioni raggiungendo e staccando Hatherly nella quinta tornata. Alle spalle dell’elvetico si è distinto anche Dascalu, che grazie a una rimonta furiosa ha agganciato una top-3 di valore, a una settimana dalla vittoria agli Europei. Schurter ha invece controllato agevolmente la situazione in testa alla gara fino all’apoteosi sulla linea del traguardo: il re della Val di Sole è ancora lui.
CHE FESTA IN VAL DI SOLE! DIETRO PIETERSE C’E’ UNA FANTASTICA BERTA – Sorrisi, abbracci, lacrime e i canti dei tifosi che gridano il tuo nome: sarà difficile per Martina Berta dimenticare l’edizione 2023 della Coppa del Mondo MTB, che l’ha vista cogliere il suo miglior risultato da Elite in Coppa del Mondo, un secondo posto che riporta l’Italia al femminile nella top-3 di Coppa del Mondo per la prima volta dal 2014. L’ultima volta era stata il 27 aprile 2014, quando a Cairns Eva Lechner coglieva il suo ultimo successo nel massimo circuito.
Soltanto il fenomeno del momento, Puck Pieterse, ha avuto ragione della valdostana della Santa Cruz-Rockshox grazie a una gara condotta e controllata dall’inizio alla fine. Per l’olandese della Alpecin-Deuceninck si tratta della terza affermazione stagionale (su quattro gare) in Coppa del Mondo e della seconda vittoria in Val di Sole negli ultimi 7 mesi: nel dicembre scorso si aggiudicò la spettacolare la tappa di Coppa del Mondo di ciclocross, sulle nevi di Vermiglio.
Alle spalle di Martina Berta, che ha concluso a 52 secondi, il gotha della MTB mondiale, a partire dall’australiana Rebecca Henderson, terza a 1’00”, dalle austriache Laura Stigger (1’06”) e Mona Mitterwallner (1’53”), dalle due Campionesse Olimpiche in gara, l’elvetica Jolanda Neff (2’01”) e la svedese Jenny Rissveds (2’30”), e dall’iridata Pauline Ferrand-Prèvot, ottava a 2’48”.
“Fantastico, è stata una gara pazzesca. Non me lo aspettavo,” ha commentato Martina Berta, stravolta dallo sforzo e dalle emozioni. “Nella fase centrale di gara sono riuscita a stare con Pauline, abbiamo collaborato, e quando è caduta per un attimo è stato difficile mantenere la concentrazione, perché non mi aspettavo di rimanere da sola in quel momento.”
“Salire sul podio in Val di Sole, per di più con la maglia Tricolore addosso, davanti a tutti questi tifosi, è qualcosa di magnifico. Il pubblico mi ha aiutata tantissimo, in salita c’era così tanto supporto e tanto rumore che dopo 20 secondi di passaggio non sentivo più nulla. Questa mattina non sapevo cosa attendermi, soprattutto dopo un Europeo difficile, ma volevo provare a stare davanti e giocarmi un podio: lo dovevo a questo pubblico, alla tappa di Coppa del Mondo in Italia, e anche per mettermi in gioco nell’ultima Coppa prima del Mondiale.”
Fonte Federciclismo