Europei pista d’argento con Rachele Barbieri ed i quartetti dell’inseguimento
Anche la seconda giornata di gare agli Europei Pista in Bulgaria porta all’Italia ben tre medaglie d’argento ed un record italiano, arricchendo così il bottino azzurro: 1 oro, 3 argenti ed il nuovo record italiano del quartetto inseguimento donne.
In rigoroso ordine cronologico, la seconda medaglia in questa competizione continentale, arriva da Rachele Barbieri. Splende il suo argento nell’eliminazione in una corsa gestita in modo ottimale fin dall’inizio. L’azzurra, già iridata nello scratch nel 2017 e quindi esperta nelle gare di gruppo, si è messa subito nei ranghi superiori della corsa senza permettere a nessuno di chiuderla e farsi scappare l’occasione di una medaglia. Sul finale, ha vinto la favorita Elinor Barker. Quello di Rachele è un successo anticipato fin da ieri dove, al 1^ round del quartetto rosa, ha dato prova della sua ottima condizione, contribuendo così all’argento poi del quartetto rosa.
La continuità dei quartetti – Per il quinto anno consecutivo l’inseguimento azzurro, maschile e femminile, porta l’Italia sul podio continentale, con nuove generazioni supportate da quelle più esperte, a riconferma della qualità del movimento complessivo.
Per gli uomini la medaglia di oggi si somma all’oro conquistato nell’edizione 2018 a Glasgow, l’argento del 2016, 2017 e quello del 2019 (dove il quartetto segnò il record italiano in 3’51”604 successivamente superato dopo pochi mesi ai mondiali di Berlino 2020 con un “tempone” di 3’46”513 a soli 2” dal record del mondo). A questi successi si aggiunge anche il bronzo vinto nell’edizione 2012.
Così per il settore femminile, che per il quinto anno consecutivo, dopo l’oro nel 2016 a Parigi e nel 2017 a Berlino, l’argento del 2018 a Glasgow ed il bronzo nel 2019 ad Apeldoorn, sale ancora sul podio europeo (da segnalare anche il bronzo del 2014).
Argento e record italiano per le ragazze del CT Salvoldi – La seconda medaglia di giornata arriva ancora dal settore femminile, nell’attesa sfida del quartetto rosa contro la Gran Bretagna. Il CT ripropone la stessa formazione delle qualifiche (visto l’impegno di Rachele Barbieri nell’eliminazione): Martina Alzini, Elisa Balsamo, Chiara Consonni e Vittoria Guazzini. Le azzurre danno dimostrazione di grande determinazione tanto che riescono a stampare un ottimo 4’13”632 registrando il nuovo record italiano, superando quello registrato segnato a Berlino 2020 (4’15”255). Nulla hanno potuto contro la forza della Gran Bretagna, oro in 4’10”437, ad un passo dal record del mondo. Il bronzo è andato all’Ucraina. Grande la soddisfazione del CT Salvoldi: “Siamo davvero soddisfatti. Oggi abbiamo raggiunto pienamente gli obiettivi. Un grande carattere da parte di tutte. E’ per noi la conquista di un altro step importante!”
Quartetto maschile un argento di peso – Lo aveva detto il CT Villa a conclusione della prima giornata di gare che era importante gestire al meglio l’apertura del torneo dell’inseguimento: “Finisce una settimana di forte preoccupazioni ed è già questo un premio per tutto il gruppo e per chi non è riuscito ad essere qui”. Il quartetto azzurro, orfano di Ganna, Scartezzini e Bertazzo, rinnovato con un giovanissimo e promettente Gidas Umbri, un altro giovane talento come Jonathan Milan e Stefano Moro, sotto la guida di Francesco Lamon, ha conquistato una medaglia che alla vigilia inattesa dopo i forfait forzati. Dopo due false partenze, che hanno contribuito probabilmente ad alzare la tensione, gli azzurri hanno trovato la concentrazione. Purtroppo però la gestione della gara non è stata tra le migliori e la Russia ha sfruttato l’occasione andando alla conquista dell’oro. Ma questa medaglia, anche se non è del metallo più prezioso, è la giusta ricompensa ad una sfida partita da lontano per i ragazzi di Villa, viste le difficoltà che hanno dovuto superare per arrivare in Bulgaria.
Fonte federciclismo