Escursioni e ferrate tra l’Altopiano Paganella e le Dolomiti di Brenta
Escursioni e ferrate tra l’Altopiano Dolomiti Paganella e le Dolomiti di Brenta, itinerari classici e itinerari poco conosciuti. Una ricchezza e una scelta diversificata come poche nell’intero arco alpino. Cui si aggiunge un’offerta turistica di alto valore rivolta a tutti, dai trekker più allenati alle famiglie.
Se qualcuno chiedesse consiglio riguardo ad escursioni/trekking da intraprendere sull’Altopiano della Paganella e sulle vicine Dolomiti di Brenta, la risposta non sarebbe mai univoca. Questo perchè le possibilità che si aprono agli escursionisti sono numerosissime e adatte a ogni livello di appassionato di montagna, che può decidere di affrontare gli splendidi sentieri attrezzati e le ferrate che costellano questa parte di Dolomiti o semplicemente imboccare uno dei tanti facili sentieri che partono dal lago di Molveno, recentemente insignito delle 5 vele nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club. Quest’anno più che mai, in occasione dei 150 anni dell’attraversamento della Bocca di Brenta, vengono proposto pacchetti davvero interessanti.
I pacchetti proposti
Per facilitare l’accesso alle diverse proposte, sono stati studiati alcuni pacchetti che si rivolgono agli sportivi e alle famiglie. Il Dolotrek di Brenta ad esempio, tra i più suggestivi per chi non può fare a meno dell’alta montagna, prevede 3 notti comprensive di colazioni e cene presso i rifugi delle Dolomiti di Brenta: Croz dell’Altissimo, Selvata, T. Pedrotti, S.Agostini, e Al Cacciatore sono quelli aderenti. Il prezzo di 165 euro include anche l’andata in seggiovia da Molveno all’Altopiano di Pradel. Un altro itinerario classico è fornito dal sentiero ad anello che percorre tutta la Val delle Seghe, con difficoltà che si avvicinano anche ai bambini non troppo piccoli. Il pacchetto Conoscere le Dolomiti di Brenta ha un sapore più turistico del Dolotrek: include infatti 7 notti in hotel in mezza pensione, con in programma diverse escursioni, risalite con impianti e una degustazione di salumi e formaggi. Consigliatissimo per chi ama la natura in ogni suo aspetto in quanto include, tra le altre, un’escursione nel Parco Naturale Adamello Brenta con Guida Alpina e un ingresso all’area faunistica dell’orso bruno a Spormaggiore. Più breve e intenso è invece il programma del pacchetto Escursioni tra le Dolomiti di Brenta: 3 notti in hotel, escursioni sulle Dolomiti e in cima alla Paganella, di nuovo la golosa degustazione di salumi e formaggi (che molti turisti ritengono, a ragione, un must per ogni vacanza che si rispetti in montagna). Guardando più all’Altopiano della Paganella, è molto interessante il pacchetto Passeggiando sull’Altopiano: tre notti ed escursioni al lago di Molveno e alla cima della Paganella, raggiungibile anche grazie agli impianti, con l’aggiunta di due pranzi in rifugio e baita.
Via Ferrata Experience
Salendo di “livello”, non si può non parlare di sentieri attrezzati e vie ferrate, presenti in gran numero sulle Dolomiti. Non sono tutte di livello alpinistico ovviamente e una parte di esse rimangono accessibili anche a persone alle prime armi, cui si consiglia vivamente l’accompagnamento tramite guida. Proprio sulle Dolomiti di Brenta è presente quella che è considerata una delle vie ferrate più belle di tutto l’arco alpino: L’Alta via delle Bocchette Centrali. L’itinerario ha un fascino primitivo e attraversa una delle zone più selvagge delle Dolomiti di Brenta, in cui non mancano strapiombi, campanili, pareti verticali e forcelle sospese nel vuoto. Ideato negli anni ’30 da Arturo Castelli e Giovanni Strobele, dirigenti della SAT (Società degli Alpinisti Tridentini), la sua realizzazione ebbe inizio nel 1937, ma venne completata solo dopo il secondo conflitto mondiale grazie a uomini che hanno fatto la storia dell’alpinismo come Bruno Detassis e Rizieri Costazza, con il contributo di Celeste Donini ed Enrico Giordani. A differenza delle vie ferrate tradizionali, che solitamente si sviluppano in verticale, l’Alta via delle Bocchette Centrali sfrutta delle stupefacenti cenge naturali un tempo utilizzate dai cacciatori di camosci. La bellezza da mozzare il fiato di questa splendida via ben si accoppia alla sua difficoltà relativamente bassa. Al di là della necessaria assenza di vertigini, è alla portata di qualunque buon escursionista dotato dell’attrezzatura adeguata.
Per informazioni www.andalovacanze.com
Fonte ThreeSixty Communication
Artico Publiredazionale