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Embrunman: William Mennesson e Judith Corachan vincono l’Iron Man di Embrun


E’ considerato il triathlon più duro del mondo quello che si corre da 36 anni in Francia, a Embrun, il giorno di Ferragosto. 3,8 km di nuoto nell’omonimo lago, seguiti da 188 km in bici con la scalata al mitico col d’Izoard e la maratona finale, 42,195 metri tutt’altro che piatti. Una gara con 3 sport diversi è una sfida importante, ma questa per distanze e dislivello la rende mitica: 232 km per veri “Iron Man”.
Si aggiudica questa edizione dell’Embrunman il francese William Mennesson in 9h48’06”, che nel finale resiste al ritorno del Croato Andrej Vistica che termina in seconda posizione in 9h52’14”, con il podio completato dallo spagnolo Victor del Corral in 9h53’49”. Per il vincitore Mennesson questi i parziali: nuoto 3,8 km in 50’59”, bici 186 km in 5h46’48” (la salita al col d’Izoard in 50’34”), la maratona 42,195 km in 3h06’43’”.

Nella gara femminile vittoria della spagnola Judith Corachan in 10h54’07”, seconda la belga Tine Deckers in 11h00’30” e terza la connazionale Alexandra Tondeur in 11h05’57”.

Vista la vicinanza con l’Italia, Embrun è anche una sfida per i triatleti italiani. I migliori italiani in gara in questa edizione sono stati Marco Corti 14° in 10h38’49”, Francesco Dutto 58° in 11h46’35” e Lorenzo Facelli 100° in 12h24’21”. Prima delle italiane in gara Maria Angioni, 33a in 14h05’47”.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.