Elia Viviani vince la Cyclassics di Amburgo
Nell’urlo liberatorio di Elia Viviani sul traguardo della Cyclassics di Amburgo, c’è tutta la voglia di riscatto del Campione Olimpico di ciclismo su pista, che dopo aver toccato il punto più alto raggiungibile da uno sportivo, la medaglia d’oro Olimpica nel 2016, sembrava caduto in un’oblio ciclistico, soprattutto perché la sua squadra, il Team Sky, aveva deciso di non fargli correre ne Giro, ne Tour ne Vuelta. E chissà quanto deve aver bruciato l’esclusione dal Giro d’Italia, un affronto a lui e a tutti gli appassionati di ciclismo italiano.
Ma il vento per Viviani sembra essere cambiato; prima l’accordo con la Quick-Step, a cui manca solo l’annuncio, che va a prendere il posto di Kittel in una squadra dove al contrario di Sky, si punta a vincere le gare di un giorno, che saprà gestirne la convivenza con il colombiano Gaviria. In mezzo il secondo posto, che brucia ancora, ai Campionati Europei, al fotofinish con il norvegese Kristoff.
Sull’onda di queste rinnovate prospettive, ecco che arriva un successo in una classica del World Tour come quella tedesca: la Cyclassics di Amburgo
Come agli Europei, la corsa si è decisa in volata, dopo i 217 chilometri del percorso ad anello con partenza ed arrivo sempre ad Amburgo. A 400 metri dall’arrivo, il velocista veronese era terzo e in posizione favorevole per lanciarsi verso il traguardo. Questa volta il campione europeo Kristoff (quarto alla fine) non gli ha rovinato la festa ed il Campione Olimpico è riuscito a superare il francese Demare, vincitore della Milano-Sanremo e l’olandese Groenewegen, vincitore dell’ultima tappa del Tour