Elia Viviani Campione Olimpico in pista nell’Omnium
E’ arrivata la medaglia d’oro per il ciclismo italiano alle Olimpiadi di Rio, ed è arrivata dopo la sfortuna di Nibali su strada, con un altro corridore che fa della strada la sua professione come sprinter, Elia Viviani in forza al team Sky. Ma al contrario di tanti altri ciclisti ha sempre creduto nell’attività in pista e nonostante la delusione alle Olimpiadi di Londra dove arrivò sesto, a Rio s’è preso una grande rivincita e una strepitosa madaglia d’oro, che gratifica lui per primo, ma anche tutto il movimento del ciclismo italiano, tifosi compresi che questa sera hanno potuto seguire in diretta le spetacolari fasi dell’ultima prova dell’Omnium.
L’omnium è una specialità del ciclismo su pista composta da sei gare diverse, che si disputano nell’arco di due giorni: nella classifica finale generale Viviani ha ottenuto 207 punti, Cavendish 194 e Hassen 192. Questa sera si è disputata l’ultima gara dell’omnium, quella della corsa a punti. Prevede che i ciclisti facciano 143 di giri nella pista, con uno sprint ogni dieci giri: il vincitore di ogni sprint vince 5 punti, il secondo 3, il terzo 2 e il quarto 1 uno. Viviani era arrivato primo nella classifica generale che teneva conto delle altre cinque gare dell’omnium disputate ieri e oggi, che hanno tutte regole diverse e si chiamano scratch, inseguimento individuale, corsa a eliminazione, corsa a cronometro e giro lanciato. Stasera nella sesta e ultima prova ha fatto un’ottima gara, riuscendo a vincere alcuni sprint e a conquistare punti in diversi altri, sempre tenendo distanti i ciclisti dietro di lui in classifica generale.
Unico brivido è stata la caduta, innestata dal britannico Mark Cavendish che ha coinvolto indirettamente Viviani, ma che l’azzurro è riuscito a metabolizzare rientrando in gruppo nei 5 giri previsti dal regolamento in caso di caduta.
Un podio prestigioso, visto che alle spalle di Elia Viviani si sono piazzati il britannico Mark Cavendish argento e il danese Lasse Norman Hassen bronzo.
Grande soddisfazione per tutto il movimento del ciclismo italiano, uno dei 5 sport sempre presenti alle Olimpiadi in oltre un secolo di storia e uno dei pochi sport ad avere un programma completo, visto che dopo le prove su strada e su pista inizieranno le prove di fuoristrada, con la bmx e la mtb.