Elia Viviani Campione Europeo di Eliminazione in pista
Ai Campionati Europei in pista di Apeldoorn in Olanda, Elia Viviani, il fuoriclasse azzurro, oro a Rio2016 nell’Omnium, torna in maglia azzurra e regala la prima medaglia ed il primo titolo europeo all’Italia nella giornata di apertura della rassegna continentale su pista. Succede nell’Eliminazione, gara in cui l’azzurro supera nettamente, nel testa a testa finale, l’altro fuoriclasse, il francese Bryan Coquard. Il bronzo è stato vinto dal polacco Filip Prokopyszyn. Per Elia un ottimo inizio in vista delle prove di venerdì nell’Omnium e di domenica nel Madison ed una maglia, la prima in questa specialità, da aggiungere al ricco palmarés, che oltre all’oro Olimpico, conta 6 titoli Europei nelle varie specialità.
Il quartetto uomini sigla 3’51604 record italiano e conquista della finale per l’oro.
Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Davide Plebani nelle qualifiche segnano un ottimo 3’53934, registrando il terzo tempo. Al primo round contro la Gran Bretagna, secondo miglior tempo nelle qualifiche (3’53219), gli Azzurri partono forte, mantengono il vantaggio e nell’ultimo chilometro resistono al ritorno della Gbr. E’ l’iridato dell’inseguimento individuale, Filippo Ganna, a guidare i compagni nel finale di gara registrando il nuovo record italiano in 3’51604 e conquistando l’accesso alla finale per l’oro che si disputerà contro la Danimarca, che ha segnato un crono pazzesco di 3’48762, molto vicino al record del mondo registrato dall’Australia ai mondiali del 2019 (3’48012).
Grandissima la soddisfazione del CT Villa: La caduta al primo giro al mondiale che ci ha fatto perdere punti preziosi ma ha fatto passare una brutta estate – ammette -. Questo risultato non è un punto di arrivo ma ci rende giustizia. Al mondiale avevo detto che la caduta ci aveva tolto una super prestazione e che avremmo potuto fare i 3’51. Così è stato. Lo abbiamo confermato. Ora proseguiamo correndo con onore la finale. I Danesi hanno realizzato un tempo capolavoro ma noi proseguiamo sulla strada della qualificazione olimpica con sempre più convinzione: possiamo fare grandi cose.
Fonte federciclismo