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Duecento tecnici da tutte le Alpi sulle tracce dei lupi: un corso del parco delle Marittime per formare operatori in grado di monitorare la presenza del predatore


Il lupo è tornato ad abitare le Alpi Occidentali nei primi anni ’90 e ormai la sua presenza è una realtà stabile su tutto il settore. Il percorso di colonizzazione del predatore, partito dall’Appennino abruzzese negli anni ’70, continua oggi in direzione delle Alpi Centrali e Orientali, dove ci si sta preparando ad affrontare il suo ritorno in modo da creare fin da subito le migliori condizioni di convivenza fra il lupo e le attività umane in montagna, in primo luogo la pastorizia. Per trasferire le conoscenze e le esperienze maturate nei primi vent’anni di convivenza con il lupo, nell’ambito del Progetto europeo Life WolfAlps è al via un corso di alta formazione per l’attività di monitoraggio e gestione del lupo in ambiente alpino.

Il corso è organizzato e gestito dal Parco naturale Alpi Marittime, responsabile del progetto, e si terrà presso la Scuola del Corpo Forestale dello Stato di Ceva, nella caserma Giuseppe Galliano, in collaborazione con il Parco naturale del Marguareis e l’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie. L’esperienza insegna: infatti i docenti del corso – zoologi, guardia parco, guardie forestali – fanno parte di una preparatissima équipe che ha lavorato e lavora sul lupo a partire dalla sua comparsa nelle valli delle Alpi Occidentali. Saranno loro a trasferire conoscenze, tecniche e buone pratiche ai colleghi delle Alpi Centrali e Orientali, perché il ritorno del lupo nelle loro valli possa essere affrontato nel migliore dei modi, minimizzando conflitti e costi economici e sociali. Fra i docenti Francesca Marucco, zoologo e coordinatore scientifico del progetto: Il corso mira a formare una rete di operatori con competenze omogenee nel monitoraggio su tutto l’arco alpino. Trasferiremo le migliori pratiche acquisite nel tempo dalle Alpi Occidentali, dove il lupo è di casa da vent’anni, a quelle Orientali, dove stanno comparendo ora i primi esemplari.

Il corso dura una settimana e si svolge in due turni con quasi duecento persone, per permettere a tutti i professionisti coinvolti, provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli, di imparare tutto quel che c’è da sapere sul lupo nel corso di lezioni teoriche e uscite sul campo. Biologia, ecologia, etologia e distribuzione del lupo, tecniche di monitoraggio, misure di prevenzione per ridurre al minimo l’impatto sul patrimonio zootecnico, quadro legislativo di riferimento e strategie antibracconaggio: questi gli argomenti principali del corso, il cui obiettivo finale è quello di arrivare a una gestione coordinata a livello alpino della popolazione di lupo, che permetta la conservazione di questa specie di grandissimo valore ecologico nel rispetto delle attività umane.

Lunedì 17 marzo, sempre presso il Centro di Formazione Caserma Giuseppe Galliano di Ceva, appuntamento alle ore 21 per Chi ha paura del lupo?. Introduce la serata il sindaco di Ceva, Alfredo Vizio.

A seguire gli interventi di Giuseppe Canavese, responsabile coordinatore del Life WolfAlps, che presenterà il progetto; Nicola Duberti, poeta dialettale invitato a leggere alcuni versi ispirati al lupo; Francesca Marucco,responsabile scientifico del Progetto Life WolfAlps, con un contributo dedicato ai Vent’anni di lupo nelle Alpi Sud Occidentali e Paolo Salsotto, Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, che illustrerà L’attività del CFS nello studio e nel monitoraggio sulla diffusione del lupo.

Fonte Piemonte Parchi

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.