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Domani a Roma il 51º pellegrinaggio al Santuario del Divino Amore


Domani, giovedì 8 dicembre, si svolgerà il tradizionale ciclo-pellegrinaggio al Santuario Mariano del Divino Amore (Roma) in occasione della giornata del ringraziamento alla Santa Patrona del Ciclismo del Centro-Sud Italia. La manifestazione sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana-Comitato Regionale Lazio è organizzata dal Bici Club Divino Amore in memoria dello storico presidente del comitato regionale Domenico Maurizi che ha dedicato in prima persona anima e corpo all’organizzazione del ciclopellegrinaggio nelle prime 25 edizioni.

Dal 1988, il Bici Club Divino Amore, in seno all’omonima polisportiva, ereditò la macchina organizzativa dell’evento cicloturistico come sempre aperto a tutti gli appassionati, sportivi, vecchie e nuove glorie del ciclismo romano, laziale e non solo.
L’appuntamento è fissato alle 8,30 presso l’ex Velodromo Olimpico all’Eur in viale della Tecnica. I “ciclo-pellegrini” dal Velodromo Olimpico (partenza ore 9,30) attraverseranno in successione Viale dell’Oceano Pacifico, Viale Cristoforo Colombo, Piazza dei Navigatori, Piazzale Numa Pompilio, Porta San Sebastiano, Via Appia Antica, Via Ardeatina, Fosse Ardeatine e Santuario del Divino Amore. L’arrivo dei partecipanti previsto nel piazzale dell’oratorio, all’ingresso della Torre del Primo Miracolo, sarà allietato da un caldo ristoro e  dalle note dell’Associazione Musicale Madonna del Divino Amore diretta dal maestro Massimiliano Profili.
Il Rettore del Santuario, Monsignor Don Pasquale Silla, impartirà a tutti i partecipanti e agli ospiti d’onore una speciale benedizione augurale oltre a celebrare la Santa Messa prevista per le 11,00. Al termine della funzione, ci saranno le premiazioni che riguarderanno la società più numerosa, l’atleta più giovane e meno giovane tra i partecipanti.

“Il ciclopellegrinaggio ha alle spalle 51 edizioni – spiega Settimio Ciucci, responsabile della manifestazione – e tra partecipanti, staff, supporto tecnico, addette al ristoro e all’accoglienza sono coinvolte oltre 500 persone. Ci aspettiamo una bella giornata di sport,  tutti uniti dalla stessa passione per la bicicletta. Come tradizione, la manifestazione nasce come momento sportivo, religioso, di ringraziamento e di raccoglimento alla Madonna del Divino Amore, la protettrice dei ciclisti”.
Il comitato organizzatore del Bici Club Divino Amore intende ringraziare il Dodicesimo Municipio, il Comando Vigili Roma Capitale, la Protezione Civile Delta, il servizio di scorta tecnica Vessella, l’assistenza meccanica a cura di Cicli Capobianchi e i partner New York Bar Pasticceria, Banca Credito Cooperativo di Roma, Arti Grafiche Cittadino, Officina Silvestri, Ristorante-Pizzeria Al Molino, Carrozzeria Sergio Rossi&Figli.

IL SANTUARIO DEL DIVINO AMORE
Il Santuario della Madonna del Divino Amore è un santuario di Roma composto da due chiese: quella antica è del 1745, quella nuova è invece del 1999. Il santuario è sede della parrocchia di Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva, eretta il 1º dicembre 1932 con il decreto del cardinale vicario Francesco Marchetti Selvaggiani Cum Summus Pontifex, in vigore della lettera apostolica Quamdiu per agri romani del 24 maggio 1912 di papa Pio X. È una meta di pellegrinaggio molto cara ai romani: ogni sabato, dal primo dopo Pasqua all’ultimo di ottobre, si tiene un pellegrinaggio notturno a piedi con partenza a mezzanotte da Piazza di Porta Capena, nei pressi del Circo Massimo. All’alba, dopo aver percorso 14 km si giunge al Santuario dove si celebra la messa del pellegrino.
Ogni anno, la Domenica delle Palme e il Venerdì Santo, il Santuario della Madonna del Divino Amore mette in scena una spettacolare rappresentazione teatrale all’aperto: la Sacra Rappresentazione della Via Crucis. Più di duecento persone, senza compenso, recitano in questa suggestiva rappresentazione, che si tiene di notte sulle colline che circondano il santuario. Lo spettacolo narrato mostra gli ultimi eventi della vita di Gesù: la trionfale entrata in Gerusalemme, l’ultima cena, il tradimento di Giuda e la cattura di Gesù, il processo di Gesù davanti ai sommi sacerdoti, l’interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato, la flagellazione e la coronazione di spine, la salita di Gesù sul monte Calvario sotto il peso della croce, gli incontri con la Madonna, le pie donne e la Veronica, ed infine la crocefissione, la morte, la resurrezione e l’ascensione di Gesù. La scena è resa ancora più suggestiva dalla presenza dei soldati romani a cavallo, dai fuochi che illuminano la notte, dalla luna piena, dai numerosi effetti speciali e dai sofisticati costumi indossati dagli attori. Migliaia di persone, da tutto il mondo, accorrono ogni anno per assistere a questa rappresentazione ispirata alla Sacra Sindone.

La storia del Santuario è legata a due principali eventi: nella primavera del 1740 il Primo Miracolo in cui un pellegrino per sfuggire da un branco di cani rabbiosi alzò lo sguardo sulla torre del Castel di Leva (nome che deriva probabilmente dall’antico nome Castrum Leonis, fortezza degli Orsini e poi dei Savelli, edificata nel XII secolo)  in cui era presente l’icona che raffigurava la Vergine con il Bambino sovrastata dalla colomba dello Spirito Santo. Invocando la Madonna per salvarsi dal pericolo, le bestie che gli furono addosso, di colpo si fermarono e si dileguarono.
Nel giugno del 1944 in piena Seconda Guerra Mondiale per sfuggire all’imminente battaglia tra i Nazisti e gli Alleati, i romani fecero un voto alla Vergine affinchè la città venisse risparmiata dalla distruzione della guerra con la promessa di correggere la propria condotta morale, di erigere un nuovo Santuario (quello già esistente fu bombardato all’indomani dell’8 settembre del 1943) e di realizzare un’opera di carità a Castel di Leva.

Marco Ceste