Dolomite Rescue Race, 2º Raduno Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico CNSAS – Pieve di Cadore (BL)
Di Giovanna Autino
Sabato 6 Ottobre, nel Gruppo dell’Antelao (quota 3264 metri), seconda vetta delle Dolomiti, si è svolto il 2° Raduno Nazionale CNSAS e al suo interno, la Dolomite Rescue Race, una corsa in montagna che è sviluppata su un percorso di 21 km, con un dislivello positivo di 1200 metri metri circa, a cui si sono aggiunte prove di abilità con tecniche specifiche di Soccorso in quota.
Lo scopo infatti, non è tanto cimentarsi sotto l’aspetto agonistico, quanto mostrare la capacità della squadra a portare il più velocemente possibile, attraverso tutta una serie di prove, soccorso ad un ipotetico infortunato.
Così l’evento non è stato un momento meramente sportivo, dove i partecipanti, suddivisi in squadre di 4 componenti, nella più completa sicurezza, sono stati impegnati in prove fisiche ed in alcune prove tecniche-operative proprie delle stesse attività del Soccorso Alpino, ma si è rivelato un’opportunità reale per conoscersi e conoscere realtà regionali diverse, eppure così profondamente uguali nell’intento di operare per il bene del prossimo.
Alla Dolomite Rescue Race hanno infatti partecipato squadre provenienti da buona parte delle regioni d’Italia e la squadra del Soccorso Alpino Polacco, che ha dato una nota di internazionalità all’evento!
Il Veneto ha fatto la parte del leone con parecchie squadre iscritte, poi il Trentino, il Friuli, la Lombardia, il Piemonte, con ben quattro squadre: la vincitrice del 2° posto e altre tre provenienti dalla Valle Cervo (Bi), Valli di lanzo (To) e dalla Val Sesia (Vc), la Toscana e anche la Sardegna con la sua solare simpatia.
Un mix originale e unico, dunque, dove l’aspetto agonistico si è coniugato con quello dell’esperienza e della tecnica, e dove la semplice conoscenza è diventata amicizia, sullo sfondo delle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco e del Tiziano.
In totale, alla partenza della Dolomiti Rescue Race, in località Pracedelan a Colalzo di Cadore, si sono presentati 136 atleti, suddivisi in 34 squadre. La squadra della XIIa Delegazione Canavesana, formata da Andrea Achille Pe, Claudio Pitti, Luca Giacomino, Mauro Saroglia, si è subito portata fra le prime squadre all’attacco di una dura mulattiera che saliva per 500m in modo deciso. Poi, lungo il percorso, il totale affiatamento, la grande determinazione, ed un corretto mix di allenamento, alimentazione ed integratori, li ha portati a raggiungere in seconda posizione assoluta, la piazza di Pieve di Cadore, dove era posto il traguardo, con un tempo di 2h02′.
Inutile nascondere la grande gioia che ha pervaso i quattro quando lo speaker ha confermato la posizione!
A maggior ragione, considerando che fra i Volontari della XIIa Delegazione Canavesana nessuno è un atleta professionista, essere al 2° posto sul podio, accanto ai vincitori, squadra della Val Biois (1h58′), staccati di soli 4′, (sebbene al suo interno ci siano due atleti della nazionale di sci alpinismo), e staccando a loro volta i terzi, vincitori della passata edizione, di altrettanti minuti, ha procurato un’intensa emozione ai quattro protagonisti, che a loro volta l’hanno riversata alla Delegazione tutta.
Queste le parole di Mauro scritte a tutti i Volontari della Delegazione, appena rientrato dal Veneto:
Ragazzi! E’ stata un’esperienza fantastica sia per il raduno che per la gara! Vi lascio immaginare l’ambiente che abbiamo trovato… Voglio davvero ringraziare i miei compagni di gara con cui abbiamo portato avanti un’idea insieme per molti mesi. Ci siamo divertiti davvero divertiti, a viaggiare insieme, a gareggiare insieme, a festeggiare insieme! Ci eravamo prefissati una tattica di gara, senza neppure sapere come era il percorso…e siamo pure riusciti ad attuarla come volevamo. Siamo stati perfetti e sempre in linea e compatti come forse nessuno è riuscito a fare. In salita tra cambi, recuperi, richiami ed incitamenti tra di noi, mi venivano i brividi quanto riuscivamo a spingere insieme ed a mangiarci pian piano tutti quelli che erano rimasti davanti, ad essere obiettivi, sempre meno!
..La cresta da fare tipo ferrata insidiosa ed impegnativa che pareva un soccorso vero! La sfida con altre due squadre tra i grovigli della doppia che ci lasciavano appena indietro. La strepitosa discesa con cui ci siamo letteralmente mangiati due grandi squadre locali, tra cui i 1° dello scorso anno sconcertati e increduli dalla cosa… e han solo più potuto vedere le tracce delle nostro scarpe e un po’ di sangue di una rovinosa caduta di Claudio, che da vero guerriero si è rialzato…correndo! E’ stata davvero un’emozione incredibile. Non mi dimenticherò mai Luca che a 200 mt. dall’arrivo spara: Dai che siamo nei 10! ed io a ribattergli ma sei matto siamo 2°!!!!! Se dobbiamo dirla tutta aggiungerei che 3 di noi avevano il doppio se non più degli anni dei 1° classificati di cui 2 sono in nazionale di sci alpinismo….
Grazie ancora a Luca, Andrea e Claudio per un paio d’ore vissute tutte d’un fiato, in un unico grande respiro a Quattro!