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Definito il percorso della Otzi Alpin Marathon, di scena il 27 aprile in Val Senales


Oltre 170 atleti singoli iscritti, 47 team (i quali hanno ancora la possibilità di registrarsi), con tante squadre – a detta del comitato organizzatore ASD Senales – a potersi giocare la vittoria. Dove non svettano i campioni regna dunque l’equilibrio, e questa è una buona notizia per tutti gli appassionati che si cimenteranno con la sedicesima edizione della Ötzi Alpin Marathon, di scena il 27 aprile. Tre discipline da affrontare fra mountain bike, corsa e scialpinismo, mettendosi alla prova lungo oltre 40 km di itinerario suddivisi nelle tre frazioni effettuabili anche in staffetta.

Per quanto concerne la prima, verranno aggiunti 145 metri di dislivello in zona Monte Sole a impegnare ulteriormente i contenders, allungando di un chilometro e 300 metri circa il tragitto verso la finish line. Il percorso su ruote grasse è ora di 25.5 km e 1.673 metri di dislivello, partendo dal Municipio di Naturno verso maso Patleid, proseguendo per la prima volta lungo la strada fino a maso Lint dove si troverà il primo rifornimento. Seguirà una salita incanalandosi verso un ampio sentiero forestale fino a quota 1.605 metri, attraversando il Monte Sole per raggiungere la strada “Fuchsberg”, sopra maso Innerunterstell. Una ripida discesa porterà poi a maso “Hof Am Wasser”. All’ArcheoParc di Madonna di Senales il primo cambio, e che la sfida continui con il passaggio podistico (11.3 km e 495 metri di dislivello) e l’apoteosi scialpinistica (6.7 km fino a raggiungere quota 3.212 metri).

Atleti provenienti da 8 nazioni gratificheranno l’organizzazione altoatesina, Italia, Austria, Svizzera, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Belgio e Slovacchia si affronteranno per il titolo, ma tra i favoriti vi è un atleta germanico storicamente protagonista dell’“Inferno Triathlon”, vinto per dieci edizioni: Marc Pschebizin, il quale dichiara apertamente di voler vincere, mentre l’altoatesina Anna Pircher non ha bisogno di dichiararsi poiché alla ricerca della quinta affermazione personale. Una ‘buona notizia’ per tutti i concorrenti maschi è invece la decisione di Roland Osele di gareggiare in staffetta, assieme a Reinhard Pixner – che completerà la frazione di corsa, e Georg Paris – dedito allo scialpinismo.

La seconda frazione inizia in salita, attraversando il bosco di larici e raggiungendo la diga del lago artificiale di Vernago (1.700 m.). La chiesetta “Leiter” sarà la meta successiva, seguendo un ampio sentiero che costeggia tutto il caratteristico bacino lacustre della Val Senales. Dopo la salita fino all’Ötzi Rope Parc si prosegue sul percorso parallelamente alla strada provinciale, per raggiungere il ponte nei pressi del Maso Untergerstgras che attraversa il torrente. Un comodo viottolo farà immergere gli atleti nel bosco di larici e li condurrà al parcheggio delle Funivie Ghiacciai a Maso Corto (2.011 m.), dove avrà luogo il secondo cambio. Il tracciato scialpinistico si snoda a fianco della mitica discesa dei Contrabbandieri, che da Maso Corto arriva alla stazione a monte delle Funivie Ghiacciai. Il dislivello è di 1.200 metri su terreno molto ripido intervallato anche da tratti meno scoscesi. Il “giogo del Contrabbandiere” farà oltrepassare il laghetto del ghiacciaio nei dintorni del Rifugio Bella Vista prima di toccare l’apice della Ötzi Alpin Marathon: i 3.212 metri della Grawand, nei cui pressi avvenne lo storico ritrovamento della Mummia del Similaun al giogo di Tisa. E da quel giorno il mondo non fu più lo stesso.

Fonte newspower

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.