Il debutto dell’Enduro World Series di La Thuile (AO) bagnato dal francese Damien Oton e dall’inglese Tracy Moseley
Un finale emozionante ha coronato il grande weekend di La Thuile. L’esordio nella Enduro World Series della località valdostana è stato memorabile, con una manifestazione perfetta sotto ogni punto di vista. La macchina organizzativa ha marciato alla perfezione e da poche ore La Thuile ha tagliato il traguardo di un cammino intrapreso oltre un anno fa. Dall’idea iniziale, passando per sopralluoghi, pianificazione capillare e promozione media, lo staff locale in collaborazione con Superenduro ha portato ai piedi del Monte Bianco i top rider mondiali dell’enduro in mountain bike.
La gara valdostana è stata certamente indimenticabile per gli oltre 450 atleti al via, che hanno trovato condizioni climatiche di ogni tipo, persino neve e grandine in quota. Una gara unica, con oltre 35 km di prove speciali, più di un’ora di tempo cronometrato e un dislivello complessivo che ha superato i 4000 metri. Al lavoro corale dell’organizzazione si sono aggiunti i contributi fondamentali dell’amministrazione locale e delle Funivie Piccolo San Bernardo. Da non dimenticare la presenza degli oltre 100 volontari perfettamente coordinati, che hanno garantito la sicurezza delle prove speciali.
Dopo 6 PS divise tra sabato e domenica, è arrivata la prima vittoria per il francese Damien Oton, del team Devinci Alltricks.com. Dopo oltre un’ora di gara il vantaggio del vincitore sul connazionale Francois Bailly-Maitre (BMC Enduro Racing) è stato di soli 3”15. Terzo ha chiuso l’inglese Joe Barnes (Canyon Factory Enduro). Quarta posizione per lo svizzero Rene Wildhaber (Trek Factory Racing), davanti all’australiano Jared Graves (Yeti, Fox Shox Factory). Il pubblico è rimasto col fiato sospeso fino all’ultimo metro di percorso, con i primi quattro rider racchiusi in soli quattro secondi prima della PS conclusiva. L’arrivo nel cuore dell’area paddock è stato uno dei momenti più intensi nella storia della Enduro World Series, con Oton che ha potuto liberare tutta la sua gioia dopo l’arrivo degli avversari. Lontani dalle prime posizioni i rider italiani, con Denny Lupato (Lapierre – FRM Factory) in quarantunesima posizione assoluta, autore comunque di una gara positiva alla sua prima stagione da endurista.
La gara femminile è stata invece dominata dall’inglese Tracy Moseley (Trek Factory Racing), davanti alle francesi Anne Caroline Chausson (Ibis) e Cecile Ravanel (GT Pulse). La Moseley ha preso il largo in classifica questa mattina, dopo la ripetizione della lunghissima PS “Superkappa”, con le avversarie che non sono più riuscite a recuperare il gap nonostante buone prestazioni sulle PS 5 e 6. Laura Rossin (Devinci – Dream Team) è stata la migliore delle italiane, confermando di meritare la maglia tricolore conquistata a giugno.
La categoria Junior ha visto prevalere il leader di classifica Sebastien Claquin (Giant) davanti alla promessa italiana Alessandro Levra (Bikecafe) e a Clement Decugis (Yeti Tribe).
Il meteo fortunatamente non ha compromesso lo svolgimento della manifestazione ed ha permesso ad un pubblico numeroso di appostarsi lungo il percorso per incitare i rider. Qualcuno ha potuto addirittura seguire la gara dall’alto, grazie ai voli turistici a bordo di un elicottero. L’ Enduro World Series ora si sposta oltre Oceano per le due tappe nordamericane in Colorado e Canada, mentre la prossima tappa del Superenduro Powered By SRAM sarà il 6-7 settembre a Sauze d’Oulx.
Fonte superenduromtb.com