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Dal 4 luglio riparte la funivia Marmolada – Move To The Top


Dal 4 luglio riparte la funivia Marmolada – Move To The Top che in soli 12 minuti conduce da Malga Ciapèla alla vetta della Marmolada, la Regina delle Dolomiti. Un viaggio alla scoperta del paesaggio dolomitico e del museo più alto d’Europa, sognando rocce alte e spazi aperti: è “Marmolada dreaming”, un’estate di escursioni ed esperienze in quota per conoscere panorami inediti, storia e tradizioni.

Il fascino delle Dolomiti, il valore della storia, l’autenticità della natura e delle tradizioni. Il territorio della Marmolada, la vetta più alta della catena dolomitica con i suoi 3.343 m di quota, si fa custode di un grande patrimonio naturale e storico che ritorna accessibile a tutti dal 4 luglio grazie all’apertura estiva della funivia Marmolada – Move To The Top nel rispetto delle normative vigenti in termini di sicurezza. Un panorama spettacolare fa da cornice a escursioni, lezioni di yoga e aperitivi al tramonto svelando panorami inediti, ma anche testimonianze della Grande Guerra che narrano la storia attraverso i concetti di umanità e resilienza.

Conosciuta come la Regina delle Dolomiti, la Marmolada rappresenta un luogo di interesse culturale e geologico, che concede una prospettiva normalmente riservata ad aquile e alpinisti e invita a sognare spazi infiniti. Senza limiti, perché priva di barriere architettoniche, è accessibile a chiunque attraverso lo storico impianto funiviario Marmolada – Move To The Top che da Malga Ciapèla (1.450 m) conduce a Punta Rocca (3.265 m) passando per le stazioni intermedie di Banc d’Antermoja (solo cambio cabina) e Serauta (3.000 m). Numerose le attrazioni che d’estate consentono di vivere un’esperienza in quota, anche a portata di app, grazie al nuovo sistema digitale Geochip, una guida interattiva che dal proprio smartphone permette di scoprire la storia unica ed emozionante della Marmolada. A Punta Rocca, la celebre terrazza panoramica offre una vista a 360° sulle principali vette dolomitiche e non, alla scoperta della loro storia geologica, e due ascensori conducono direttamente al ghiacciaio. Da qui è possibile visitare la Grotta della Madonna, una caverna simbolo di pace che ospita la statua consacrata da Papa Giovanni Paolo II il 26 agosto 1979. A 3.000 m di quota, invece, la stazione di Serauta consente di accedere alla Zona Monumentale Sacra costituita da gallerie e postazioni italiane e austro-ungariche risalenti alla Prima Guerra Mondiale: una breve escursione che non presenta particolari difficoltà (è consigliato l’utilizzo di imbrago, cordino e moschettoni) propone una visita al Fortilizio Italiano di Punta Serauta. All’interno della stazione, invece, il Museo Marmolada Grande Guerra 3000 m, che quest’anno celebra il 30° anniversario dalla sua realizzazione, svela uno spazio interattivo e multimediale di 300 mq completamente rinnovato nel 2015 narrando testimonianze e vicende belliche degli anni 1915-17 da un punto di vista umano e di grande impatto emotivo. Il vero protagonista del percorso museale è infatti l’uomo e la sua quotidiana lotta alla sopravvivenza legata alla vita in zone impervie tra roccia, ghiaccio e solitudine.

Per gli amanti delle escursioni, non mancano itinerari adatti a tutti come il sentiero che da Malga Ciapèla conduce al Rifugio O. Falier attraverso la Val Ombretta, una delle valli più belle della Marmolada: l’escursione è facile (circa 4 ore) e offre una vista stupenda sulla parete sud-ovest della montagna. Breve ma suggestivo anche il percorso che dal Passo Fedaia conduce al Passo Padon in soli 40 minuti, da cui godere di una spettacolare visione del ghiacciaio. Adatta ai più intrepidi alpinisti, invece, la Ferrata Eterna che attraverso il ghiacciaio della Marmolada consente di raggiungere la stazione di Punta Serauta e visitare il Fortilizio Italiano, per poi tornare a valle con la funivia.

Fonte smstudio

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.