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Da Trieste a Nizza: Mattia Barlocco ha compiuto la Traversata delle Alpi in bici


Quando abbiamo presentato la Traversata delle Alpi da Trieste e Nizza in bici, abbiamo parlato di Walter Bonatti e di una delle sue tante imprese, la traversata delle Alpi con gli sci realizzata nel 1956. Allora sembravano imprese fuori dalla portata degli essere umani, come salire il K2 o l’invernale del Cervino.
Per la bicicletta è diverso: inventata 2 secoli fa’, nel 1817, con questo mezzo l’uomo ha fatto di tutto, dal giro del Mondo a gare come il Tour de France corse ai 40 km/h di media, o gare che un secolo fa’ proponevano 300 o 400 km sulle strade sterrate con bici senza il cambio.
Quella fatta nei giorni scorsi da Mattia Barlocco è stata innanzitutto una sfida con se stesso, attraversare le Alpi in bici passando per tutti i passi alpini, è un’impresa di spessore, perché è un viaggio lungo e stancante se fatto in moto o in auto, figuriamoci in bici.

Così dopo circa 2000 km e 40000 metri di dislivello abbia risentito Mattia Barlocco che ha da poco terminato questa sua impresa.

“E’ stata un’avventura indimenticabile – dice Mattia Barlocco – difficile ma decisamente formante sia dal punto di vista atletico che dal punto di vista mentale. Avevo il doppio obiettivo di provare a rimettermi in discussione in bici dopo anni di corsa a piedi ma anche quello di vivere a pieno l’esperienza unica del viaggiare in solitario attraverso montagne leggendarie. Nonostante il meteo poco clemente (in 3 tappe ho pedalato dall’inizio alla fine sotto l’acqua e in altre 3 la pioggia mi ha accompagnato a intermittenza) tutto è andato bene e in me si è consolidato ancora di più l’amore per la bicicletta e la convinzione che la fatica sia qualcosa di magico che regala soddisfazioni insuperabili. Per la prima volta avevo l’opportunità di mettermi in gioco lottando prima di tutto con e per me stesso. Nessun avversario da staccare o a cui resistere ma soltanto chilometri, salite e discese insieme al tuo bagaglio di limiti, difetti, paure e forze. Ho creduto fortemente nel carattere solitario di quest’avventura consapevole che sarebbe stato difficile ma allo stesso tempo anche stimolante e fortemente costruttivo. Ho scoperto un mondo, quello dell’endurance in bici, che spero in un futuro vicino possa tornare a far parte della mia vita con nuovi progetti come questo, ovviamente senza mai abbandonare la corsa a piedi!”
I dati ufficiali (Garmin Connect + Strava) sono i seguenti:

TRAVERSATA ALPI IN SOLITARIO
Trieste (mar Adriatico) – Nizza (mar Tirreno) – Bormida (mar Ligure)
• Peso bici prima traversata circa 6,6 kg
• Peso bici compresa di borse circa 15 kg
• Giorni totali 13 (consecutivi)
• Tempo totale attività 91 ore
• Tempo medio attività singola tappa 7 ore
• Media oraria 23 km/h
• Distanza totale traversta 2090 km
• Distanza media singola tappa 160 km
• Distanza max singola tappa 182 km
• Dislivello + totale traversata 40359 metri
• Dislivello + medio singola tappa 3104 metri
• Dislivello max singola tappa 4300 metri
• Totale passi alpini 35 (1 in più rispetto al totale previsto in quanto dopo il passo Falzarego nella tappa numero 3 ho percorso anche il passo di Valparola)
• N° max passi alpini singola tappa 6 (tappa 3)
• Calorie attività totale 75923 C
• Calorie attività media 5840 C
• Peso inizio traversata 67 kg
• Peso finale traversata 65 kg

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.