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La Corsica a piedi, in 5 giorni da Calenzana a Conca sul GR20


Le Grande Randonnée numéro 20 è la traversata più autentica di ciò che è la Corsica, l’Ile de beautè, ed unisce tutti i magnifici panorami del cuore montagnoso dell’isola.

E’ l’itinerario più famoso tra quelli segnalati in Francia ed ogni anno migliaia di appassionati della montagna si cimentano su questo sentiero che con una lunghezza di circa 180 km ed un dislivello positivo di circa 11.000 metri, unisce il villaggio di Calenzana nel nord a Conca nel sud.

A parte la fatica fisica il GR 20 attira molti escursionisti perchè forse più di ogni altro itinerario in Europa conduce a luoghi altrimenti difficilmente accessibili con sezioni esposte di roccia nuda raramente più difficoltosi di una facile arrampicata.

E’ a Michel Fabrickant che si deve il primo tracciato del GR 20 nel 1972, quando è riuscito a collegare antichi sentieri per la transumanza tra le valli con una serie di magnifiche attraversate in cima a crinali, spesso al di sopra dei 2.000 metri, dai quali si può ammirare tutta la bellezza dell’interno della Corsica, per terminare vicino ad alcune delle spiagge più splendide al mondo.

Tutte le guide in circolazione prevedono un tempo di 15 giorni per coprire le distanze fra i 16 rifugi dislocati sull’itinerario, dove è possibile nutrirsi e pernottare dentro o in tenda, e consigliano attrezzatture e zaini che raggiungono pesi dai 15 sino ai 22 kg.. La quasi totalità degli escursionisti incontrati sul GR 20 infatti, portava con sé questi ingombranti zaini, pieni di ogni cosa.

Negli anni precedenti, ho percorso numerosi tratti del GR 20, in allenamento, di giorno e di notte, o in gare che prevedevano passaggi su diverse sezioni, sempre a “testa bassa” e con l’occhio al cronometro. Quest’anno volendo fare una vacanza più rilassata, prendendoci il tempo per apprezzare anche la bellezza dei paesaggi, abbiamo deciso con Stefania, Alex e Anna di fare l’intero percorso del GR 20, prevedendo però un’attrezzatura non da “guida turistica”, ma limitata al necessario, ed un tempo non esasperante, ma nemmeno da “transumanza”.

Così dopo aver attentamente verificato le condizioni meteo previste per i giorni successivi, i nostri amici Corsi, Pascal e Christine, ci hanno accompagnato alla partenza a Calenzana. Purtroppo Anna, a causa di una distorsione alla caviglia , è stata ben presto costretta a fermarsi ad Asco ed Alex, in grande forma, che pazientemente mi aspettava in prossimità dei valichi e dei rifugi, è rientrato con Anna.

Abbiamo così proseguito io e Stefania, ognuno col suo passo, ritrovandoci ad ogni rifugio, dove potevamo bere, mangiare o fermarci per la notte.

Partito con uno zainetto contenente tutto l’occorrente ( videocamera compresa) del peso complessivo di circa 2,5 kg. (più circa 600 gr. di acqua e/o birra), per raggiungere Conca sono state necessarie poco meno di 50 ore, suddivise in cinque giorni, pernottando sempre in rifugio o in tenda fornita dal rifugio. L’attrezzatura leggera ci ha consentito di progredire velocemente e soprattutto di affrontare i tratti più esposti in modo più sicuro. Per il nostro modo di concepire la montagna, la velocità e la leggerezza sono in sintonia con la sicurezza.

Senza volerlo smitizzare, il GR 20 rimane un percorso impegnativo, da affrontare con una buona preparazione e con molta attenzione. Nel mese di Luglio si sono perse le tracce di due escursionisti: il giorno 11 è scomparso uno svizzero e fra il 20 ed il 28 un altro escursionista statunitense. Probabilmente sono scivolati in qualche dirupo e ben difficilmente i loro corpi verranno ritrovati.

Poco prima del nostro passaggio nel “Circo della solitudine”, uno spettacolare anfiteatro profondo 200 metri nel quale prima scendere e poi risalire, praticamente scalando, altri due escursionisti, dopo essere stati colpiti da pietre smosse da coloro che li precedevano e feriti seriamente, sono stati evacuati in elicottero. I grossi e pesanti zaini, hanno poi contribuito a far loro perdere l’equilibrio e precipitare.

Non mi sento di dare consigli, ma dopo tutto quello che ho letto, su guide e riviste del settore ed il grado di preparazione di tante persone incontrate lungo il GR 20, sono convinto che Nostro Signore, ci metta molto del suo, per limitare il numero di incidenti.

Nei cinque giorni in cui siamo stati dul GR 20 il meteo è sempre stato favorevole e soprattutto non è mai stato troppo caldo, nemmeno nelle ore centrali della giornata.

Solo negli ultimi due giorni abbiamo avuto un forte vento sui crinali in quota, ma è stato davvero un “bel viaggio”; da rifare nuovamente.

GR 20 – Calenza – Conca – 180 km. – D + 12.000 mt.

Tempi intermedi : dati rilevati con GPS GARMIN Forerunner 310 XT

CALENZANA – ORTU DI U PIOBBU – 2h.44′

D+ 1.426 – Km. 11,550

ORTO DI U PIOBBU – CARROZZU – 3h.10′

D + 650 – Km. 9,450

CARROZZU – TIGHJETTU – 8h.50′ passando per la variante sopra ASCO

D + 1.372 – Km. 14,630

TIGHJETTU – CASTEL DI VERGIO – 4h.00′ passando da CIOTTULU DI I MORI

D + 707 – Km. 13,500

CASTEL DI VERGIO – MANGANU – 2h.37′

D+ 680 – Km. 15,160

MANGANO – PETRA PIANA – 3h.20′

D+ 941 – Km. 9,300

PETRA PIANA – ONDA – 1h.50′ passando per la variante delle creste

D+ 510 – Km. 7,320

ONDA – VIZZAVONA – 2h.55′ variante alta quota 1.128

D+ 848 – Km. 8,840

VIZZAVONA – CAPANNELLE – 2h.48′

D+ 860 – Km. 13,700

CAPANNELLE – COL DI VERDE – 2h.25′

D+ 750 – Km. 13,470

COL DI VERDE – PRATI – 1h.22′

D+ 702 – Km. 5,150

PRATI – USCIOLO – 3h.22′

D+ 795 – Km. 11,150

USCIOLO – ASINAU – 4h.15′ passando per Forcinchesi

D+ 875 – Km. 17,400

ASINAU – COL DI BAVELLA – 2h.35′ passando sotto ( No “Variante Alpina”)

D + 465 – Km. 11, 500

COL DI BAVELLA – CONCA – 3h.30′ passando sotto il Rifugio PALIRI

D + 800 – Km. 16,980

D + 12.381 – Km. 179,100 – Tempo totale 49 h.43′

Il tempo impiegato, suddiviso nei 5 giorni, comprende le soste sul percorso per

alcuni momenti di riposo, le foto e le riprese dei paesaggi più incantevoli.

NON COMPRENDE LE SOSTE ED I PERNOTTAMENTI AI RIFUGI

ATTREZZATURA UTILIZZATA SUL GR 20 – Calenzana / Conca – Agosto 2014

Contenuto dello zaino :

Zainetto 10 lt. Campack Trail vest Light, con fischietto gr. 328

N. 2 borracce lt.0,65 – vuote cad. 85 gr. gr. 170

N. 5 gel AGISKO cad. 37 gr. gr. 185

N. 5 barrette AGISKO cad. 30 gr. gr. 150

Telecamera SONY gr. 368

Telefono iPhone gr. 148

Biro piccola gr. 5

Compeed gr. 20

Accendino Bic gr. 11

Coltello Petzl gr. 47

Survival Longer gr. 113

Giacca antivento Patagonia con cappuccio gr. 98

Nastro adesivo americano gr. 32

Tappi per orecchi (per riuscire a dormire in tenda e rifugio) gr. 2

Carta identità gr. 3

Mt. 1 di cordino kevlar gr. 6

Lampada frontale Silva gr. 85

Set pile ricambio per lampada frontale ministilo gr. 35

Fili / caricatori per GPS e telefonino gr. 94

Carta igienica (nei rifugi non viene fornita ) gr. 30

Sacco lenzuolo Mummy Liner gr. 110

Manicotti (per la sera ed il mattino alla partenza) gr. 69

Buff AGISKO (in caso di vento al posto del cappellino e per la notte) gr. 35

Tubetto arnica BIOEARTH (ottima per il recupero muscolare) gr. 40

Portacarte stagno e cartine topografiche 1: 25.000 del percorso gr. 158

Maglietta ricambio 100% lana merino REWOOLUTION gr. 130

Panta ¾ ricambio 100% lana merino REWOOLUTION gr. 118

PESO TOTALE ZAINO pieno gr. 2.590

Al peso sopra ho aggiunto circa 1 Kg. di liquidi, acqua e birra, suddivisi nelle due borracce e 20 gr. di banconote (più leggere delle monete ma con resa maggiore) che permettono di utilizzare tutto quanto previsto e disponibile nei rifugi, dove fortunatamente non vengono accettate le carte di credito.

ABBIGLIAMENTO UTILIZZATO nei 5 giorni per coprire il percorso Calenzana/Conca

Capellino gr. 54

Occhiali SH PLUS gr. 28

Guanti SH PLUS gr. 40

Maglietta manica corta REWOOLUTION gr. 130

Braghetta corta con filet laterali (per cartine vuote gel/barrette) gr. 120

Slip gr. 35

Booster gr. 40

Calze gr. 42

Scarpe SCOOT T2 KINABALU gr. 270 x 2 gr. 540

GPS Garmin Forerunner 310 XT gr. 74

Altimetro / orologio Sunto T 6 gr. 54

Bastoncini telescopici alluminio gr. 423

PESO TOTALE abbigliamento/bastoncini gr. 1.580

Di Roberto Mattioli (Team Pedini-Iret )

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.