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Coppa del Mondo di Ciclocross: vince Kevin Pauwels, 3º Fontana


Ieri è stata una splendida domenica di sport e spettacolo quella andata in scena all’Ippodromo delle Capannelle che ha visto il ritorno della Coppa del Mondo di Ciclocross in Italia, a Romanella capitale. Oltre all’ottimo successo organizzativo dell’evento l’Italia può festeggiare anche i podi di Marco Aurelio Fontana e Gioele Bertolini.

Nella gara regina degli elite il campione tricolore Fontana autore di una prova maiuscola ha chiuso al terzo posto staccato di 22” alle spalle dei due fenomeni belgi Kevin Pauwels, primo, e Niels Albert, campione del mondo in carica, secondo. Salire sul podio non era facile ma Fontana con la grinta di un gladiatore ha corso costantemente per tutta la gara agganciato ai migliori. Nel finale poi un salto di catena ha fermato il belga Vantornout e spalancato così la strada per il podio a Fontana (ndr: un piccolo risarcimento dalla dea bendata dopo la perdita del sellino avvenuta alle Olimpiadi di cross country dove Fontana ha comunque centrato una storica medaglia di bronzo per l’Italia della mtb).

Un terzo posto importantissimo in prospettiva mondiale, considerando che lui tra gli azzurri è il più attardato nella preparazione specifica rispetto a tutti i rivali.

“Era la prima gara del 2013, direi che ho fatto un’ottima prova” dice Fontana. “Sono felice per me e per avere riportato l’Italia sul podio in Coppa del Mondo e per di più qui a Roma. Belgi, cechi e olandesi sono fortissimi ma ci siamo anche noi. Adesso il mio programma proseguirà passando per i tricolori di Vittorio Veneto della prossima settimana e poi assieme al D.T. Scotti penseremo al Mondiale. Oggi ho corso con una bandiera sudafricana sul petto in onore di Burry Stander che ci ha lasciato; ci tenevo a ricordarlo, era un amico, un bravo ragazzo e un grande atleta.”

Tra i più giovani Italia protagonista grazie al bravissimo Gioele Bertolini che nella gara junior ha conquistato il secondo gradino del podio a soli 24” dall’olandese Mathieu Van der Poel  mattatore assoluto della categoria.

Azzurri meno brillanti tra gli under23 anche se Luca Braidot ha cercato di tenere il passo dei migliori fino al termine piazzandosi al 15° posto con 34” di ritardo dal vincitore. Discrete anche le prove di Bryan Falaschi, 19° a 1’02” e Daniele Braidot, 21° a 1’26”.

In campo femminile ha dominare è stata l’olandese Marianne Vos che ha duellato contro l’attuale leader di Coppa Katherine Compton, costretta a cedere il passo per 24”. Terza la ceca Katerina Nash a 1’08”. Per l’Italia onorevole decimo posto di Eva Lechner, che deve ancora raggiungere il top della condizione, incoraggiante in vista dei mondiali. Eccellente anche la prova di Valentina Scandolara, 17° all’arrivo a 3’09” dalla vincitrice, e di Elena Valentini 19°. Per le azzurrine Arzuffi, Cauz e Bulleri il Memorial Romano Scotti è stato soprattutto una buona opportunità per fare esperienza in campo internazionale.

“Sono molto soddisfatto, è stata una magnifica giornata sia per quanto riguarda i risultati tecnici, per quello che ho visto fare sul campo ai nostri atleti, che per la riuscita dell’evento. Oltre ai due podi tutte le nostre squadre nazionali hanno corso bene. C’è ancora da lavorare molto, ma oltre a un ottimo Fontana ho visto anche un Franzoi in crescita” spiega raggiante Fausto Scotti presente qui alle Capannelle sia come commissario tecnico dell’Italia che come presidente del comitato organizzatore del Memorial intitolato a suo papà Romano. “Tra le donne brava la Lechner e bene anche le nostre azzurrine che stanno portando avanti con impegno un progetto di crescita e maturazione.”

“Innanzitutto faccio i miei complimenti a Fausto Scotti che è stato straordinario nella duplice veste di organizzatore e commissario tecnico” dice Renato Di Rocco che ha premiato sul podio gli atleti come Presidente FCI e Vice-Presidente UCI.  Complimenti poi ai nostri azzurri sul podio, sia al giovane Bertolini sia a Fontana che a Londra ci ha già regalato una splendida medaglia e che sono sicuro potrà dare ancora grandi soddisfazioni all’Italia del fuoristrada. Per il fuoristrada questa Coppa del Mondo di Roma ha rappresentato la ciliegina sulla torta al termine di un quadriennio che si è rivelato eccezionale. Grazie al grande lavoro e all’ottima gestione in questi quattro anni c’è stata un’autentica esplosione del movimento fuoristrada. A confermarlo ci sono i numeri, con l’aumento dei praticanti e dei tesserati, sia in campo maschile che femminile, e soprattutto tra i giovani, e poi l’aumento delle gare e degli eventi. Per il cross oltre a questa Coppa del Mondo non possiamo non citare il Giro d’Italia e tutte le altre gare regionali che sono state organizzate sul territorio. Da evidenziare è anche l’ottimo lavoro di integrazione tra le due discipline cross e mtb che stanno facendo i commissari tecnici azzurri con i loro atleti.”

Comunicato Stampa

Marco Ceste