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Coppa del Mondo Ciclocross di Tabor: vittorie di Lucinda Brand e Michael Vanthourenhout, negli juniores argento Masciarelli e bronzo Bramati


Vola la giovane Italia di Fausto Scotti, che nella prova di Coppa del Mondo Ciclocross di Tabor si porta a casa una medaglia di bronzo e una d’argento nelle prove juniores. Una prestazione eccellente, quella del gruppo azzurro, che già nella prova d’apertura piazza 3 italiani in Top Ten: in Repubblica Ceca Lorenzo Masciarelli, erede della nota dinastia abruzzese, si è dovuto arrendere (per una manciata di secondi) solo al padrone di casa Matej Stransky, cogliendo un ottimo secondo posto davanti all’altro ceco Matyas Fiala. In luce anche Matteo Siffredi, che è giunto quarto, e Filippo Agostinacchio, che ha chiuso all’ottavo posto.

E’ bella Italia anche nella prova delle donne juniores. Lucia Bramati conquista un bellissimo terzo posto, al termine di una prestazione superlativa che le permette di salire per la prima volta sul podio di una prova di Coppa. La figlia d’arte chiude nella scia della grande favorita alla vigilia, la britannica Zoe Backstedt, che vince davanti alla lussenburghese Marie Schreiber, con l’azzurra in terza posizione. Molto bene anche Beatrice Fontana: settima piazza finale per la crossista al primo anno nella categoria.
Meno brillante la prestazione azzurra nella categoria Under 23. Migliore tra gli italiani Samuele Leone, con il suo dodicesimo posto a 2’18” dal vincitore Thomas Mein.

E’ stata una buona trasferta – ha commentato Fausto Scotti – . I giovani sono andati bene. Masciarelli, dopo essere rientrato sui primi, ha perso l’attimo quando è partito Stransky. Bravi anche Siffredi e Agostinacchio, che hanno terminato la loro prova nei dieci, dimostrando che il gruppo c’è.
Stesso discorso anche per quanto riguarda le donne juniores, con Lucia Bramati e Beatrice Fontana, quest’ultima autrice di una bella rimonta. Tra le U23, che hanno corso con le donne elite, peccato per la caduta che ha coinvolto anche la nostra Casasola, che si è dovuta ritirare. Bene la Barone e la Realini, quarta e quinte nella loro categoria. Nel complesso un’ottima trasferta nonostante alcuni disagi logistici..

Dominio olandese nella prova Donne Elite: Lucinda Brand si prende il primo gradino del podio staccando le connazionali Ceylin Alvarado di 24”, seconda e Denise Betsema, terza a 32”. Miglior italiana è Alice Arzuffi, che si piazza ottava a 1’31”. Come ricordato anche dal tecnico azzurro, degne di nota sono le performance delle azzurre U23 Francesca Baroni e Gaia Realini, rispettivamente 14^ e 17^ in assoluto, ma nella top five delle atlete U23.
Più staccate le altre azzurre: 26^ Eva Lechner caduta in partenza (+4’30”); 32^ Alessia Bulleri (+5’36”); 47^ Silvia Persino (-2 giri); Sara Casasola, coinvolta in una caduta è stata costretta al ritiro.

Sfida sul filo del rasoio tra gli uomini élite dove l’armata belga domina in assoluto. E’ di Michael Vanthourenhout il gradino più alto del podio per soli 5” dal connazionale Eli Iserbyt, argento; Van Aert è terzo a 12”. Giù dal podio l’altro belga Toon Aerts (a 18”). Miglior italiano è Jakob Dorigoni, 15^ a 2’05”, seguito da Gioele Bertolini, 23^ a 3’10” e da Nicolas Samparisi, 25^ a 3’45”. Distaccato di un giro Lorenzo Samparisi (37^).

Fonte federciclismo

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.