Con la bicicletta in fuga dalla crisi
Da qualche parte in Europa sembrano avere trovato nelle due ruote il rimedio contro il caro-benzina e il traffico: lì, negli ultimi dieci anni è raddoppiato il numero dei pendolari ciclisti.
Un piccolo gioco. Indovinate di che città stiamo parlando: la crisi incalza, le condizioni del trasporto ferroviario peggiorano, i trasporti pubblici sono messi a dura prova da scioperi, il prezzo della benzina aumenta. Milano, Roma? No, Berlino. Ma se avete sbagliato, è perché abbiamo trascurato un ultimo dato: per far fronte a tutti i problemi del trasporto, i cittadini hanno iniziato a spostarsi in massa con la bicicletta (il 9% di tutti gli spostamenti, secondo le ultime stime).
Il fenomeno del pendolarismo a pedali è letteralmente esploso negli ultimi anni in Germania, sia come risposta alle condizioni economiche sempre più difficili, sia con motivazioni ambientali e legate alla salute. Secondo i calcoli più recenti, le strade tedesche sono percorse quotidianamente da un esercito di 4 milioni di ciclisti pendolari (500 mila nella sola Berlino, dove sono raddoppiati negli ultimi dieci anni) e ci si aspetta che, nei prossimi dieci anni, la schiera di impiegati, dirigenti e operai a due ruote possa crescere fino a 11 milioni.
Numeri e aspettative eccezionali, ma che non sembrano irrealistici, se si considera che in tutto il Paese si contano 68 milioni di biciclette per 82 milioni di abitanti. I risultati economici dell’industria legata al ciclismo sono buoni nonostante la crisi: negli ultimi tre anni sono stati venduti oltre 2 milioni di esemplari e il giro di affari complessivo è arrivato a toccare i 3,5 miliardi di euro (per un settore che vede oltre 9000 dipendenti).
La classe politica berlinese sembra essersi accorta del fenomeno, che pare inarrestabile. Nella sola capitale, ogni anno vengono stanziati e investiti 3 milioni di euro per migliorare la rete di piste ciclabili, che dal 1999 ha raddoppiato l’estensione, raggiungendo, allo stato attuale, i 600 km. Tuttavia, l’impegno dell’amministrazione non sembra sufficiente a contenere l’entusiasmo dei berlinesi per le due ruote, se è vero che – a volte – sono necessari due semafori verdi per permettere di attraversare la strada a tutte le bici che si sono ammassate in corrispondenza di un attraversamento ciclabile.