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Campionati Europei Herning: Elena Pirrone oro e Letizia Paternoster argento nella crono Junior


Come un anno fa l’Italia fa il suo esordio ai Campionati Europei di ciclismo su strada con un uno-due micidiale: oro e argento nella cronometro donne juniores. Lo scorso anno fu grazie a Lisa Morzenti e Alessia Vigilia, oggi grazie ad Elena Pirrone e Letizia Paternoster. Cambiano le protagoniste, ma il risultato è sempre lo stesso: La giornata non era delle più facili, visto il continuo cambio delle condizioni meteo – commenta a caldo Dino Salvoldi -. Ma le ragazze si sono dimostrate molto forti e superiori. Siamo veramente felici per Elena, perché le mancava solo il risultato. Ottimo lavoro anche quello di Letizia: la sua è stata una grande corsa di carattere. Continua quindi il periodo d’oro per il ciclismo femminile che dopo aver dominato gli Europei pista neanche 15 giorni fa, torna subito sul gradino più alto del podio anche nella strada.
Sul tracciato di 18.2 chilometri la più veloce è stata Elena Pirrone che ha fermato in cronometro in 25’18”: a soli 8″ di distanza si è piazzata la connazionale e corregionale Letizia Paternoster che veniva dai cinque ori agli Europei su Pista. Il podio è stato completato dalla padrona di casa danese Emma Cecilie Norsgaard Jørgensen con un distacco di 11″ dalla nuova campionessa europea; la lussemburghese Anne-Sophie Harsch ha chiuso quarta staccata di ben 41″.

Under23 ed Elite

Edoardo Affini e Filippo Ganna, quando entrambi militavano tra gli juniores, erano i “corazzieri” del ciclismo azzurro. Entrambi veloci a cronometro e su strada, Si sono poi persi di vista con il passaggio di categoria.
Filippo ha spiccato presto il volo per un destino di campione ancora tutto da scrivere mettendo il primo tassello con il titolo mondiale dell’inseguimento nel 2016, Edoardo ci ha messo un po’ di più ad ingranare, anche se non è mai uscito dal giro della Nazionale. Oggi la “coppia di corazzieri” si è ricomposta. Edoardo ha colto un ottimo quarto posto nella cronometro U23; Filippo (pur essendo vicecampione continentale a cronometro tra gli U23 ed avendo ancora la possibilità di correre in quella categoria), si è misurato con gli élite, chiudendo con un ottimo 9° posto.
“Restare ai piedi del podio per 9” è un rammarico che in questo momento brucia forse di più della consapevolezza di aver fatto comunque una bella gara – ha detto a caldo Marino Amadori -. Baccio, purtroppo, dopo 5 chilometri ha bucato e per lui, su un percorso come questo molto veloce, la gara era ormai compromessa. Edoardo è stato bravo; ha perso il podio per pochissimo, terminando addirittura a circa 30” dal vincitore. Bisogna dire che è un piacere registrare il ritorno ai massimi livelli continentali di questo ragazzo… ho buone sensazioni per il proseguo dell’europeo e della stagione.”.
In effetti Edoardo la maglia con le stelle dell’Unione l’ha già vestita, nel 2014, quando si laureò campione europeo strada. Ha poi continuato a frequentare con profitto le cronometro, collezionando un secondo posto ai campionati italiani di quest’anno. Ha vinto la prova U23 il danese Kasper Asgreen, che ha anticipato il connazionale Mikkel Bjerg di un solo secondo, confermando ancora una volta come i padroni di casa si sono preparati al meglio per questi Continentali. Per loro, infatti, si tratta della seconda “doppietta” nella crono, dopo quella messa a segno tra le pari età donne.

Prima della gara degli U23 aveva preso il via, nella mattina, la prova delle donne élite, che ha visto il successo dell’olandese Van Dijk, campionessa uscente e, nel 2013, anche campionessa del mondo. Elisa Longo Borghini ha chiuso al 18° posto: “Come ricordato in occasione della presentazione di questo appuntamento – ha precisato Dino Salvoldi – Elisa è qui per onore alla maglia azzurra e per accumulare ulteriore esperienza nelle prove a cronometro. Questo è ciò che contava oggi. Non siamo chiaramente contenti del piazzamento, ma era comunque tutto più o meno nelle aspettative della vigilia”. Alle spalle della Van Dijk (autentica dominatrice su questo percorso), è giunta, staccata di quasi un minuto, la belga Duyck; terza l’altra olandese Van Der Breggen.
Ha chiuso il programma odierno la prova degli Elite, che ha portato sul gradino più alto del podio il belga Campenaerts, che aveva già conquistato il titolo nel 2014 tra gli U23. Il 26enne della Lotto ha superato di soli 2” il polacco Bodnar e di 4” l’irlandese Mullen. Ottima la prestazione di Filippo Ganna. Il 21enne della Uae Abu Dhabi ha navigato per lungo tempo a ridosso della decima posizione, migliorando il piazzamento con un finale in crescendo e terminando a 1’37” da Campenaerts.

Fonte federciclismo

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.