Bike Packing la libertà a pedali: una serata di ciclo racconti con Carlo Aribone, Damiano Levati e Maurizio Pitti
Abbiamo assistito venerdì 23 novembre ad una serata di racconti, immagini ed emozioni al K3, la palestra di arrampicata di Ivrea. Ma non era l’arrampicata al centro dell’attenzione, bensì la bicicletta, anzi un modo di viaggiare e vivere l’avventura di attraversare nazioni e addirittura un continente intero con la forza delle proprie gambe che fanno girare le ruote di una bicicletta.
Carlo Aribone, del negozio Bicisport di Ivrea con Damiano Levati, fotografo, filmaker e collaboratore della nuoa rivista Alvento hanno raccontato la Torino – Nizza.
Maurizio Pitti invece ha fatto le cose in grande, con la Capo Nord – Tarifa.
Entrambi i racconti, corredati di fotografie ma soprattutto di aneddoti, in qualche caso degli del miglior cabaret, si sono conclusi con una domanda-affermazione:”ma è una gara che non è una gara.”
La Torino-Nizza, in Francia, nel racconto di Carlo e Damiano, dalla sua preparazione è la voglia di vivere un’avventura sulle strade e le montagne che più o meno si conoscono nella lunga esperienza di pedalatori, ma mettere tutto insieme, in autosufficienza, cioè in bikepacking, con una traccia GPS a fare da filo conduttore di una gara che tale è solo sulla carta, visto che poi non ci sono classifiche tempi e premi finali, in cui il vero premio è il viaggio, con bici gravel, visto che una parte delle strade non è asfaltata ma fatta di strade bianche, come il Colle delle Finestre in Val Susa, o il Sentiero dei Cannoni in val Varaita, o il col di Tenda al confine con la Francia. Quindi un concetto nuovo di viaggio, che non è solo strada ne tanto meno solo mountain bike, un agonismo che si alimenta negli incontri sulla strada con gli altri partecipanti alla Torino-Nizza, che però finiscono con una birra al bar più che coun una volata all’ultimo rapporto. Un viaggio dove si sentono gli odori i profumi delle terre che si attraversano,come solo la bicicletta consente di fare.
E se i 700 km della Torino-Nizza sembrano tanti, che dire dei 7000 km della Capo Nord Tarifa?
Maurizio Pitti di viaggi ne ha fatti tanti, ma questo, in compagnia dell’amico Franco Morgani, è forse stato il più “estremo”. Gara, ma con se stessi, il premio da “finischer” un cappellino, che Maurizio custodisce come un reliquia sacra, bisogna avere tempo e soldi per questo tipo di avventure, ma soprattutto una capacità di adattamento fuori dal comune, per passare dai 3°C di Capo Nord ai +40°C del sud della Spagna, per dormire 30 notti in una tenda mummia dopo 200 km suuna sella pedalando. Ma attraversa l’Europa con una bicicletta è un viaggio emozionante per chi ha ascoltato, una commovente emozione per chi l’ha fatto.
Come diceva Albert Einstein: “La vita è come andare in bicicletta, se vuoi stare in equilibrio devi muoverti.”