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Ascolta il tuo corpo: il training propriocettivo


L’obiettivo del training propriocettivo è quello di portare l’individuo ad apprendere ed affinare gradualmente le capacità di autopercezione, autoispezione e raggiungere una migliore consapevolezza corporea come prerequisiti al training di rilassamento psicofisico vero e proprio. Non tutti gli atleti ascoltano il proprio corpo. Per ascoltare il proprio corpo è necessario, innanzitutto, fare silenzio. Successivamente bisogna impararne la lingua, costituita dal ritmo cardiaco e dalla frequenza respiratoria, da contrazioni e decontrazioni, posture, massa, elasticità, forza, potenza, e da tutta una serie di sensazioni che, ad un attento ascoltatore, comunicano qualcosa. Il corpo non smette mai di comunicare e, pertanto, appare riduttivo prestargli attenzione solamente in caso di dolore, fatica e/o limitazione funzionale. Negli sport outdoor, in particolare, ascoltare il proprio corpo (con tutti i segnali che ci manda) diventa fondamentale. La scelta di un percorso invece che un altro, il momento di cambiare ritmo, l’attimo giusto del rifornimento, l’approccio mentale alla fatica ed al dolore molto spesso fanno la differenza. Il “dialogo” tra mente e corpo deve essere costante e continuo tanto da diventare un’unica entità perfettamente inserita in un dato ambiente. Ed è proprio la “connessione” tra mente-corpo-ambiente che renderà l’atleta pronto per una sua massima prestazione.


La tecnica. Si procede mediante esercizi che favoriscono una progressiva acquisizione della capacità di concentrazione e presa di coscienza corporea in relazione a specifiche parti dell’organismo (rappresentazione mentale, autopercezione, esplorazione, autoinduzione di sensazioni di pesantezza e calore). Naturalmente si comincia dalla percezione dei segnali corporei più evidenti (come frequenza cardiaca e respiratoria), poi si ascoltano le sensazioni corporee conseguenti ad un determinato movimento fino ad arrivare a riconoscere i segnali connessi ai gesti più fini. Allenare l’atleta ad ascoltare il proprio corpo dà all’atleta stesso una maggiore sensazione di controllo del movimento e, di conseguenza, ne aumenta la sicurezza durante l’esecuzione.

Dr. Salvo Russo psichiatra, psicoterapeuta, psicologia dello sport
www.psicologiasportiva.it    email:psicologiasportiva@psicologiasportiva.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.