Arriva la bici a idrogeno
Sviluppata al CNR di Messina, grazie a un motore a idrogeno assiste il ciclista nella pedalata, aiutandolo nello sforzo nel pieno rispetto dell’ambiente e del portafoglio.
Chi dice di amare la bicicletta, ma di detestare così tanto la fatica da dover rinunciare – per via della pedalata – al sellino, presto non avrà più scuse; infatti, al CNR di Messina, hanno messo a punto un innovativo modello di bicicletta a idrogeno a pedalata assistita.
Grazie a una cella a combustibile viene alimentato un piccolo motore elettrico, che produce energia sufficiente per aiutare il ciclista nello sforzo, senza levargli il gusto di spingere sui pedali (anche perché in Italia la legge vieta che la bici possa andare con il motore senza che il conducente pedali). La combustione da cui si sprigiona l’energia elettrica che viene trasformata in movimento è indotta dall’incontro dell’idrogeno (immagazzinato non nello stato liquido e quindi in totale sicurezza) con l’aria. Per rendere tutto più efficiente, un sensore nei pedali informa il motore della potenza da erogare per rendere efficace la pedalata.
Si tratta solo di un prototipo, per ora; molto probabilmente, però, presto si potrà vedere la bicicletta a idrogeno correre sulle strade italiane. Presentata alla rassegna H2Roma Energy & Mobility Show, l’invenzione ha infatti attirato l’attenzione di diverse aziende.
Non sarebbe potuto essere altrimenti, perché, come sottolineano anche i due progettisti (Giorgio Dispenza e Vincenzo Antonucci), il nuovo mezzo di trasporto risponde ai criteri sia della mobilità eco-sostenibile sia dell’economicità. Con un pieno di idrogeno del costo di 18 euro, infatti, si potrà pedalare per 150 chilometri (circa 12 centesimi di euro a chilometro), riducendo quindi in maniera considerevole i danni all’ambiente (chissà, forse potendo spostarsi senza troppa fatica, molti rinunceranno a usare la macchina!)… e al portafoglio.