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Arrampicare in Valtournenche: Filo d’Aria


Conosco François Cazzanelli da qualche anno, frequentando Cervinia d’inverno dove lui è di casa. La sua passione per la montagna è sempre stata una luce particolare che gli sprizza dagli occhi, sia che si tratti di scialpinismo, che di corsa e soprattutto di arrampicata. D’altronde per chi nasce sotto la “Gran Becca”, il Cervino, non può essere altrimenti. E’ entrato nel Centro Sportivo Esercito come istruttore di Alpinismo e sta facendo il corso guide, oltre che essere un valido atleta dello scialpinismo race, capace di un bronzo Mondiale Junior ad Andorra nel 2010. Sono sicuro che lo vedremo grande protagonista nelle prossime edizioni del Trofeo Mezzalama, per ora iniziamo a conoscerlo attraverso l’arrampicata.

Filo d’Aria

Di François Cazzanelli

La roccia della Valtournenche è molto bella e compatta, ma molto particolare da arrampicare. Il passaggio non è mai evidente e le prese sono sempre svase o rovesce. L’intera vallata offre ancora molte possibilità di aperture e chiodatura di nuove falesie. Ovviamente non bisogna aver paura di lavorare e pulire parecchio. Per la maggiore, la roccia è del serpentino molto liscio e compatto perché lavorato dall’acqua. Su questa roccia, in apertura, le difficoltà maggiori sono date dalla quasi totale impossibilità di posizionare un kliff o una protezione veloce per poter bucare.

La lunghezza che ci ha impegnato maggiormente è stata la 4 che oltre ad alcuni voli ci è costata ben 2 e mezza ore di “ravanate”, questo a dimostrazione della difficoltà che si hanno su una roccia cosi particolare.

La parete di Singlin è già stata banco di prova negli anni di alcune aperture. I primi a metterci le mani furono Minuzzo e soci che tracciarono a chiodi e staffe “Les Hirondelles” (adesso richiodata a spit). In seguitosi venne aperta “Pinta”, iniziata da Lorenzi e finita da alcune guide locali (anch’essa richiodata a spit). Nei primi anni 2000 chiodata da H. Barmasse, P.Poletto, D.Guglielmini, “Karen o mai più”.

“Filo d’Aria” è stata interamente aperta dal basso, offre un’arrampicata sempre piacevole con dei movimenti particolari e sempre diversi e ma mai banali. Le lunghezze più impegnative sono la 2 e la 3 che sicuramente se scalate in libera sono di gran soddisfazione.

Purtroppo la scarsa conoscenza della parete a fatto si che tutte le vie siano poco ripetute. Spero che i climber possano scoprire e apprezzare presto questa parete comoda soleggiata e a 5 minuti dalla strada!

Si ringrazia: La Grivel Mont Blanc, Scarpa, Montura e il negozio Pellissier sport di Valtournenche per gli spit.

Relazione Filo d’Aria ( Paretone di Singlin )

Apritori: F. Cazzanelli, M. Farina. maggio 2012

Difficoltà: ( 7b – 6b obbl. ) 120mt.

Località: Singlin ( Valtournenche, AO )

Accesso: qualche Km dopo l’abitato di Valtournenche, si arriva alla galleria di Singlin. La parete è posta al di sopra di essa. Lasciare l’auto sul grande spiazzo a sx ( salendo ) ed in 5 minuti si è alla base della parete. La via attacca all’estrema destra, sul filo dello spigolo, ometto alla base.

Descrizione:

L1: 6a, 15m, 3 spit

L2: 6c, 20m, 5 spit

L3: 6b, 20m, 6 spit

L4: 7b, 20m, 12 spit

L5: 6b+, 20m, 7 spit

L6: 6b+, 25m, 6 spit

Materiale: la via è interamente attrezzata con spit inox Kinobi da 10mm, soste di calata con maillon rapide.

Per il resto, casco, 12 rinvii ( per il tiro più difficile ), 1 corda da 60mt.

Discesa: in doppia sulla via

N.B. Alla 3° doppia, passare qualche rinvio per facilitare l’arrivo in sosta.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.