Andrea Tiberi si porta a casa la Sauze Mountain Classic, grande festa nonostante il clima non ottimale
Il debutto a Sauze d’Oulx della Mountain Classic è segnato delle difficoltà a cui l’organizzazione riesce a fare fronte per confezionare una delle più belle gare di stagione, a dispetto delle condizioni meteo che hanno visto la partenza della gara incerta sino all’ultimo.
Andiamo con ordine. Le condizioni meteo hanno condizionato la manifestazione che si è svolta regolarmente grazie alla tenacia dell’ organizzazione. Basti pensare che il percorso è stato rivisto più volte nel corso degli ultimi giorni e che venerdì sembrava che la gara non si potesse nemmeno disputare. L’organizzazione infine si è vista costretta a variare quello che era il progetto iniziale, ossia un tracciato di 60 km per la prova Marathon e di 46 per la prova Gran Fondo, adatta agli atleti meno preparati. In tracciato di gara si è assestato su 50 km con quasi 2000 m. di dislivello altimetrico.
Il giorno di gara si aggiunge l’insidiosa perturbazione che ha imbiancato le cime dell’alta valle di Susa, termometro sotto lo zero lassù sulla strada dell’Assietta, dove sono state scritte importanti pagine di storia e dove i bikers della Sauze d’Oulx Mountain Classic vivranno la loro personale avventura.
Puntale alle 10.15 il via con il Sindaco del comune di Sauze d’Oulx Mauro Meneguzzi, attento nell’accendere il semaforo verde della rinnovata Mountain Classic. Infine, tutto si è svolto regolarmente senza pregiudicare la sicurezza degli oltre 900 partecipanti (circa 700 prenderanno il via nella impegnativa prova marathon).
In sintesi, la gara è stata dominata dalla coppia formata da Andrea Tiberi e da Johann Pallhuber che l’ hanno condotta insieme fino all’ abitato di Sauze d’Oulx dove sono giunti dopo 2 ore 11′ 16”. L’ha spuntata il l’enfant du pais Andrea Tiberi (Surfing Shop Torpado).
Seconda dunque la maglia verde della Silmax Cannondale indossata da Johannes Pallhuber, e terzo gradino del podio per l’inossidabile e pluridecorato (oltre 280 vittorie in carriera) Marzio Deho (team Olympia) rallentato da un problema meccanico.
Nella femminile si è invece imposta la bergamasca Michela Benzoni che difende i colori del Lissone Mtb: il suo tempo finale è stato di 2 ore 55′ 12”. Alle sue spalle, ma a più di sette minuti, troviamo Roberta Gasparini del team Pedali di Marca Performance mentre il podio è stato completato dalla valtellinese Sarah Palfrader del Club Lombardia team, un atleta che sta facendo una grande stagione nelle granfondo.
Ma proviamo a vivere la gara: si parte per il giro di lancio alle 10:15 in direzione Richardette e poi Istituto Zootecnico, per rientrare nell’abitato di Sauze d’Oulx dalla posta 53 e poi pedalare sino a Grandvillard dove la corsa è entrata nel vivo di un impegnativo percorso caratterizzato da quattro salite. Dopo il giro di lancio i bikers si sono diretti a Monfol per iniziare la seconda salita nel parco naturale del GranBosco di Salbertrand. Qui, dopo tre quarti d’ora al comando c’era un terzetto composto dalla giovane promessa Tiberi, e due mostri sacri come Pallhuber e Deho, mentre a quaranta secondi inseguiva da solo Rosa, quarto e un minuto e mezzo era Zappa, ossia il primo degli amatori. La prima donna a transitare era la Benzoni.
Passavano ancora quarantacinque minuti e i bikers si presentavano a quota 2.137 presso la località di Sportinia dove da Sauze d’Oulx si sale con la seggiovia (la usano i ragazzi che fanno freeride). Al comando c’era la coppia Tiberi – Pallhuber, mentre a 2′ 44” inseguiva Deho con evidenti problemi al cambio. Poco dopo il primo rifornimento il bergamasco del Team Olympia ha avuto un problema meccanico al deragliatore che l’ ha penalizzato per la parte restante della corsa. A Sportinia c’era un freddo pungente al limite del sopportabile, che ha reso più mitica la 17 Mountain Classic.
La corsa saliva fino ai 2.500 metri del Triplex, passando sopra al Col Basset, per poi raggiungere il Costa Piana ed iniziare la discesa verso il centro abitato di Sauze d’ Oulx. Sul traguardo si presentava Andrea Tiberi che, come già detto all’ inizio vinceva allo sprint su Pallhuber. Il podio veniva completato dall’ indomabile Marzio Deho.
Tutti i bikers sono arrivati stremati, infreddoliti e con gli occhi arrossati (inevitabilmente moltissimi sono stati i ritiri), però contenti per aver portato a termine la loro gara, in un indimenticabile scenario che solo le montagne Valsusine possono offrire.
La grande mountain bike è dunque ritornata a Sauze d’Oulx, la cittadina dove le ruote grasse sono di casa, per troppi anni orfana di un grande evento come la Mountain Classic, che si conferma ancora una volta l’evento più amato e partecipato del Nord-Ovest d’Italia.