L’alpinista svizzero Ueli Steck è stato il primo a scalare in solitaria la parete sud dell’Annapurna (quota 8091 metri)
La vetta, situata nella parte nepalese dell’Himalaya, è la decima più alta della Terra, ma il suo versante meridionale è sempre stato considerato inespugnabile. Come raccontato da Steck, inizialmente non aveva intenzione di scalare la vetta in solitaria, ma quando il suo compagno aveva deciso di gettare la spugna, ha deciso di proseguire la scalata. Allo scalatore è toccato compiere l’ultima tappa dell’ascesa nella notte per approfittare di un breve squarcio di bel tempo.
L’Annapurna, quota 8091 metri, è una montagna il cui nome in sanscrito significa dea dell’abbondanza, è considerata l’ottomila più pericoloso dei 14 Himalayani in quanto detiene il rapporto più alto tra numero di incidenti mortali e ascensioni tentate, attorno al 40%. Steck ha affrontato la spedizione assieme all’alpinista canadese Don Bowie, che ha rinunciato all’ultimo campo. Ueli Steck è famoso per i suoi record di velocità nelle scalate sulle Alpi (ad esempio il Cervino parete nord in solitaria in 1h56′), all’Annapurna ha completato la salita in 28 ore.
Steck aveva già tentato la salita all’Annapurna nel 2008 e nel 2007, quando fu costretto a rinunciare dopo esser stato colpito da una scarica di sassi.