Sull’Abetone vince lo sloveno Jan Polanc, la maglia rosa del Giro d’Italia a Contador, Aru a 2 secondi
Quinta tappa del Giro d’Italia, da La Spezia all’Abetone, 153 km con l’arrivo ai 1400 metri della stazione sciistica toscana dell’Abetone dedicata a Gino Bartali. Primo arrivo in salita e si scatena la battaglia tra i favoriti di questo Giro. Va via una fuga di 5 corridori, che arrivano a prendere 10 minuti di vantaggio sul gruppo tirato, si fa per dire, dagli Orica GreeEdge della maglia rosa Clarke. Sui 17 chilometri finali dell’ascesa all’Abetone, cambia la musica. Il gruppo aumenta l’andatura per andare a prendere i fuggitivi, che a loro volta fanno corsa per se, e uno di loro va al traguardo, per la sua prima vittoria al Giro, lo sloveno Jan Polanc della Lampre Merida. Nel gruppo dei migliori tirato dagli Astana e dai Tinkoff ad un certo punto scatta Alberto Contador e rispondono solo Richie Porte e Fabio Aru, rimangono in tre, poi arriva lo spagnolo Landa, della squadra di Aru, che fa l’andatura per avvicinarsi ai fuggitivi. Aru scatta ai 300 metri con Contador e Porte a ruota. Polac vince in 4h09′, 2° il francese Chavanel e a un soffio 3° Aru, 4° Contador e 5° Porte. Aru prende 4 secondi di abbuono, Contador la maglia rosa.
Maglia rosa ad Alberto Contador, Fabio Aru 2° a 2”, 3° Richie Porte a 20”. Sembra un duello tra Astana e Tinkoff, tra Contador e Aru, ma non è che un Richie Porte del team Sky sornione e defilato, fa quello che tra i due litiganti il terzo gode con una cronometro di 60 km?