A Lugagnano per gli Internazionali si prendono la vittoria Gutierrez e la Hurikova
188 biker al via in rappresentanza delle categorie agonistiche femminili e quelle maschili della fascia Junior ed Open, appuntamento a Lugagnano Val D’Arda località piacentina sede della quarta prova degli Internazionali d’Italia Xc di mountain bike.
Dopo un anno sabbatico la società della Lugagnano off road, del presidente Giovanni Tedaldi e del responsabile Luciano Vespari, ha riportato in questa splendida località emiliana la vera mountain bike. Tra gli iscritti anche atleti stranieri che hanno rappresentato ben venti nazioni. Una giornata di festa e di grande spettacolo sportivo, tecnico ed agonistico. Presente anche il primo cittadino di Lugagnano il signor Jonathan Papamarenghi oltre alla struttura nazionale del settore fuoristrada della Fci. La copiosa pioggia caduta nelle ultime ore ha costretto il comitato organizzatore, in accordo con la commissione dei giudici, di intraprendere una piccola variazione sul programma organizzativo. Almeno per quanto riguarda le partenze degli junior e donne. Soprattutto eliminare la discesa tecnica in zona Antenna. Un tratto di circa 600 metri molti tecnici. Il fango ha reso impraticabile il tratto sterrato.
Ore 10 al via gli Junior: 53 partenti (40 poi gli arrivati) e tra questi anche tre stranieri: il marocchino El Adrissi, lo sloveno Urban Ferencak ed il messicano Carlos Moran. Sei giri del percorso di circa 6 km. Si parte a tutta con il messicano che ha voglia di farsi notare. Ma subito dopo il primo giro al comando un terzetto: Maxilmilian Vieider, Andrea Righettini e Denny Lupato, il leader degli Internazionali d’Italia. Stanno insieme per qualche km poi l’attacco deciso di Vieider. Il vincitore di Nalles dimostra subito di avere un ottima gamba. Scatta e fa il vuoto. Da qui fino al traguardo, per il biker bolzanino, è una passerella d’onore. Dietro Lupato rimane sempre sopra al minuto; ancora più indietro Righettini. Questo sarà il podio della gara Junior con Vieider che precede di 1’22 Lupato che rimane leader degli Internazionali d’Italia per una manciata di punti. Da segnalare il grande recupero di Lorenzo Samparisi , nono al primo giro, e che concluderà quarto precedendo il messicano
Ore 12 partenza gara femminile. Sei giri per le Open, cinque per le Junior.
La prima a scattare è la rappresentante della Repubblica di San Marino Daniela Veronesi. Passa per la prima volta sotto il traguardo con quindici secondi di vantaggio sulla slovena Zakelj e Tereza Hurikova della Rep Ceca. Si vede subito che le due straniere vogliono dare un botto alla gara. E, al passaggio successivio, la Hurikova è sola al comando con quaranta secondi di vantaggio sulla Veronesi e la slovena. La Hurikova se ne va e va a vincere in scioltezza mentre dietro Tanja Zakeli è seconda e prima tra le under. Terza la Veronesi; quarta Evelin Staffler che precede Judith Pollinger seconda under e leader degli Internazionali. Tra le èlite la maglia rimane sulle spalle di Eva Lechner assente a Lugagnano. Tra le junior, intanto, vittoria facile di Julia Innherofer (leader) che si lascia dietro un ottima Lisa Rabensteiner e Julia Tanner.
Ore 14.30 partenza Open: 81 partenti e tantissimi stranieri. Nazioni rappresentate Italia, Francia,Svizzera, Germania, Israele, Costarica, Brasile, Argentina, Russia, Spagna, Estonia, Colombia, Portogallo. Pronti via. Partenza fulminea di Fontana. Due cadute e subito un ritiro. Primo giro (sei da effettuare con il percorso originale da archiviare con la discesa dell’Antenna) e davanti si portano i migliori.
Davanti un quartetto: Fontana, Tempier, Longo e Gutierrez Alvarez. Dietro tanta voglia di chiudere il gap: ma tutto diventa troppo difficile. Al terzo giro l’attacco di Gutierrez; risponde Fontana. Perdono contatto gli altri due atleti.
Dietro il russo Medvedev rimane solo all’inseguimento. Dietro un gruppetto con Umberto Corti, Montoya Cantillo, i due under Kerschbaumer e l’sraeliano Haimy Slomi, il brasiliano Valeriano Rubens. Giro successivo parte Gutierrez; prende venti secondi. Longo è a 1’43 ed è terzo (solo).
Ultimo giro. La situazione non cambia. Radiocorsa segnala che Fontana si porta a 18 e Longo a 50. Un finale incandescente. Bello ed interessante. Nel finale lo spagnolo della Giant Italia allunga nuovamente e va a vincere a braccia alzate. Per lui la quarta affermazione nella storia degli internazionali d’Italia.
Fontana, impennando, è secondo a 30 e Longo a 46. Questo è il podio assoluto e degli èlite: quarto Tempier, quinto Medvedev, sesto Montoya Cantillo, settimo Umberto Corti, ottavo Rubens Valeriano e nono il primo degli under Gerhard Kerschbaumer che precede Martino Fruet. Maglia di leader sulle spalle di Fontana. Da registrare, nell’ultimo giro, un colpo di scena nella gara degli under. Il bresciano Cominelli (Tx), secondo al suono della campanella, accusa un problema respiratorio. Viene superato dall’altro bresciano Ragnoli ed al comasco Porro. E giù dal podio; arriva quarto posizione che permette all’atleta della Valcamonica (iridato in Australia nel Team Relay nella formazione azzurra composta da Kerschbaumer, Fontana e la Lechner) di mantenere il primato degli Internazionali d’Italia