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A Cremona il maltempo interrompe la gara ma il successo è comunque garantito!


Inutile negare che già da sabato mattina le condizioni meteo non sembravano essere le migliori in prospettiva gara, con il proseguire della giornata però un leggero vento sembrava riuscire a portare via i minaccioni nuvoloni grigi che sovrastavano il centro sportivo di Cremona base della 24h.

La pioggia dei giorni scorsi aveva reso il percorso duro e compatto e senza polvere con poche insidie esclusi alcuni passaggi più fangosi e il classico Lido Caroni messo a punto dai ragazzi del Kulamula per rendere più pepato il tracciato.

Alle 12.30 riunione dei capitani e dei Solo, per illustrare le regole già anticipate nelle settimane precedenti volte principalmente a migliorare la sicurezza, interessante l’introduzione del numero da applicare sotto la sella per rendere riconoscibile un biker anche da dietro e l’obbligo per i solo di correre con la luce posteriore accesa anche di giorno in modo che i concorrenti a squadre potessero riconoscerli in fase di sorpasso.

Alle 14 in punto partenza sotto l’arco della 24Cup, partenza classica alla francese un tratto a piedi intorno all’area camping e poi via in bicicletta per il primo giro di gara, il tutto sempre sotto neri e minacciosi nuvoloni e accompagnati dalla voce di Elio speaker ufficiale della Cup.

In concomitanza con la partenza della 24h è partita anche la 6h Single Speed dedicata, come ormai saprete, agli amanti del singolo rapporto e delle ruotone da 29” che sempre maggior spazio si stanno ricavando nelle gare endurance.

Tra i team quello da battere era quello di Zaina Biciclette, dominatore dell’edizione 2009 della Cup e team da battere anche in questa edizione, a contendere la vittoria circa 100 squadre, tra i solo invece i soliti noti: Lorenza Menapace, Ausilia Vistarini, Ilaria Balzarotti, Marco Costa, Claudio Pellegrini, Alberto Marelli, Alessio Bisio e Silvio Duchi.

Per oltre sei ore di gara il maltempo ha lasciato spazio alla competizione e in alcuni momenti sembrava anche stesse per uscire il sole, con il calare delle tenebre però il cielo è diventato sempre più plumbeo e alle 21 circa un acquazzone si è riversato sul percorso di gara in meno di un’ora rendendo estreme le condizioni del percorso, alcuni temerari hanno continuato a girare senza preoccuparsi più di tanto ma la maggior parte dei biker ha preferito non rischiare inutili cadute e si è fermato.

La pioggia dopo lo scroscio violento ha continuato a cadere e alle 3 di notte complice anche l’impossibilità dei mezzi di assistenza di muoversi sul percorso reso troppo molle dalla pioggia, l’organizzazione ha deciso a malincuore di sospendere la gara e congelare le classifiche.

Come sempre in queste situazioni l’amaro in bocca è stato molto e i partecipanti si sono subito divisi tra chi avrebbe continuato e chi invece avrebbe preferito fermarsi, per fortuna poi ha prevalso la ragione e anche i più convinti a continuare hanno capito le ragioni dell’organizzazione e un applauso unanime ha sancito la buona decisione del CO. Per la prima volta da quando si svolge la 24h di Cremona è stata sospesa dopo 13 ore di gara.

Alberto Pozzi, capitano del Geopietra Zaina Biciclette ha confermato l’impossibilità di continuare e che il percorso era davvero impraticabile, anche i Solo normalmente temerari e poco sensibili alle avverse condizioni meteo non hanno avuto dubbi sulla buona scelta, Claudio Pellegrini ha confermato che si sarebbe potuto andare avanti, ma i rischi che si sarebbero corsi sarebbero stati troppo elevati e quindi meglio fermarsi, anche Marco Costa con cui abbiamo diviso parecchio tempo ha detto durante la gara ha detto che non era più il caso di proseguire.

Il servizio di Sdam ha quindi bloccato le classifiche e pubblicato quelle definitive, nella classifica assoluta a squadre il Team Geopietra Zaina ha chiuso in testa con coltre un giro di vantaggio sul Francesconi Racing Team, terzo posto a due giri per Quelli forti dell’Olimpo.

Tra le donne solo vittoria per Lorenza Menapace, portacolori del Team Campiglio-Pinzolo-Val Rendena, secondo posto per Ausilia Vistarini dei Los Lobos, guardando bene la classifica in un’ipotetica classifica unica tra uomini e donne Lorenza e Ausilia avrebbero chiuso al quarto e quinto posto su oltre 150 atleti! Terzo posto per Astrid De Rosa.

Tra gli uomini Claudio Pellegrini si conferma uomo da battare con all’attivo 36 giri davanti ad Alberto Zambelli, la gara era iniziata con la sfuriata di Alessio Bisio messosi in testa a martellare un ritmo impressionante seguito da Pellegrini e Zambelli che giravano in coppia per darsi il cambio e tirarsi a vicenda, un guaio meccanico però ha messo fuori gioco Zambelli e Pellegrini si è trovato solo all’inseguimento, la sfortuna però ha toccato Bisio che ritiratosi ha lasciato campo a Pellegrini che a quel punto si è limitato a gestire.

Tra le coppie vittoria di Lillo Lenzi e Livio Torresan del Team Kulamula, tra le squadre a 4 vittoria del Team Kulamula – Lapierre su Indoboard e CC Cremonese 1891. Le ragazze del Team Frutta Mista (a mio parere anche migliore divisa sociale, ndr) si S. Marinella si mettono alle spalle le Fagianel del MTB Cremonese 1891, mentre nei tandem i Tour de Pance si impongono su MTB S. Marinella e Kulamula.

Grande festa e coinvolgimento nonostante il maltempo, il tendone dell’organizzazione non ha mai smesso di sfornare pasta, kebab, birre e carne per atleti e accompagnatori. Sabato sera un bel concerto per animare la serata e farci dimenticare la pioggia per qualche momento e poi la presenza di diversi stand espositivi.

Interessante lo stand di Event che grazie alla collaborazione di Geax metterà a disposizione i tubolari Saguaro da 29” montati sulle nuove mountain bike in carbonio da 29 pollici e geometrie puramente racing e sulle nuove ruote sempre in carbonio da 1385gr e 1340gr.

Le classifiche finali complete

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.