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Mondiali MTB: Italia d’argento nella staffetta a squadre, oro alla Svizzera, bronzo agli USA


Les Gets (FRA) – Prima giornata di gare e prima soddisfazione per la Nazionale di Mirko Celestino, che nella prova d’apertura conquista la medaglia d’argento con il Team Relay. Una prova maiuscola, quella degli azzurri: Luca Braidot, Marco Betteo, Martina Berta, Valentina Corvi, Giada Specia e Simone Avondetto, passaggio dopo passaggio, non vanno mai oltre la quinta posizione, bravi a recuperare ogni piccolo inconveniente in gara e soprattutto a sfruttare ogni occasione. Solo 6 i secondi di svantaggio rispetto alla Svizzera (Dario Lilo, Khalid Sidahmed, Ramona Forchini, Roja Blochinger, Anina Hutter e Nino Schurter), che conquista la prima maglia iridata della rassegna mondiale con un Nino Schurter arrivato al traguardo con il tempo di 1:17.14 e con una ruota bucata. Medaglia di bronzo, infine, per gli USA (Christopher Blevins, Cayden Parker, Madigan Munro, Bailey Cioppa, Haley Batten e Riley Amos), con un distacco di 14’’.
Un peccato per l’Italia, che però è riuscita a dimostrare anche oggi che è lo spirito di squadra la sua vera forza: una vera famiglia, quella della MTB azzurra, che in gruppo riesce ad esaltare le qualità di ogni singolo, raggiungendo insieme traguardi eccezionali.

LA GARA – L’Italia parte bene con Luca Braidot, che conclude il primo giro in testa e con 21’’ di vantaggio. Quinta posizione al termine del secondo passaggio per Marco Betteo, che purtroppo perde la catena e di conseguenza terreno, lasciando spazio di recupero a Francia, Olanda e Nuova Zelanda. Ottima rimonta di Martina Berta: a metà gara la Francia, con Alexandre Martins che ha ceduto il testimone a Loana Lecomte, costruisce un vantaggio di 43 secondi sugli italiani, che recuperano terreno e tornano in seconda posizione di fronte a Svizzera ed Olanda. Nella quarta frazione gli elvetici riescono a rosicchiare qualche metro e passano Valentina Corvi, che chiude terza.
È al quinto giro che la Svizzera passa per la prima volta in testa, con la Junior Anina Hutter. A beffare la Francia un problema meccanico per la Junior Tatiana Tournut, che in una caduta perde la sella e oltre un minuto, vanificando tutto il precedente lavoro dei transalpini. Brava Giada Specia a sfruttare l’occasione, riportando gli azzurri in seconda posizione con un gap di appena 7’’.
Nell’ultima frazione la Svizzera si gioca l’asso nella manica Nino Schurter: missione compiuta per l’elvetico, che taglia per primo il traguardo nonostante una ruota bucata. Sei secondi dopo l’arrivo di Simone Avondetto, incoronato dallo stesso Schurter come “un Under 23 veramente forte”. Quarta piazza per la Danimarca, quinta la sfortunata Francia, che comincia il mondiale di casa nel peggiore dei modi.

Eravamo consapevoli di avere una staffetta di alto livello, ed è quello che abbiamo dimostrato oggi le parole di un soddisfattissimo CT Celestino. Che aggiunge: Sono veramente contento perché iniziare in questo modo porta su il morale a tutta la squadra. E’ stata una gara ricca di colpi di scena: la caduta della juniores francese, la foratura di Nino Schurter, anche la perdita della catena per Betteo, che gli ha fatto perdere secondi preziosi. Ringrazio i ragazzi e tutto il team, vedrete che faremo notare più volte la maglia azzurra anche nei prossimi giorni.

Fonte Federciclismo

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.