Luca Braidot ancora sul podio in Coppa del mondo MTB negli USA
La World Cup di mountain bike vola nel nuovo continente per i due appuntamenti oltreoceano prima di tornare in Europa per il gran finale della Val di Sole in programma a settembre. Questo week end il round #7 si è corso in West Virginia (USA), nella rinomata stazione sciistica di Snowshoe. Il Santa Cruz FSA, arrivato negli States già ad inizio settimana, ha dovuto vedersela con condizioni climatiche completamente differenti da quelle che da un paio di mesi siamo abituati ad avere in Italia.
Nella giornata di venerdì, quando ancora le condizioni del tracciato erano difficili ma non ancora proibitive, Luca Braidot è riuscito subito a brillare nella prova XCC chiudendo sul terzo gradino del podio, più attardato Maxime Marotte 11º. Ferma ai box per precauzione Martina Berta, Greta Seiwald ha sfiorato la seconda fila chiudendo in 17ª.
Scenario differente per l’XCO. Freddo e pioggia battente, soprattutto quando toccava agli uomini scendere in pista. Nebbia a tratti ed un percorso reso ancora più selettivo proprio dall’acqua e dal fango che hanno ricoperto i difficili passaggi tra rocce e radici. È andata decisamente meglio alle donne Un23, le prime a correre, con la nostra Sara Cortinovis, autrice di una prova maiuscola che le ha permesso di riconfermarsi nella top ten mondiale chiudendo in 9ª posizione.
Nella gara donne elite Martina Berta recupera alla grande dopo una settimana difficile, probabilmente condizionata dal fuso e dal cambio repentino di clima. Al traguardo e sotto una pioggia sempre più insistente chiude in 15ª posizione cedendo solo nel finale dopo che ha saputo restare nel gruppo delle migliori per gran parte della gara. Alle sue spalle Greta Seiwald che, 16ª, centra il suo miglior piazzamento personale in coppa. Vittoria della svizzera Alessandra Keller, seconda la svedese Jenny Rissveds e terza l’olandese Anne Terpstra.
Condizioni estreme quando è toccato agli uomini gareggiare: La parola d’ordine di oggi era ‘non commettere errori’ – ha detto Luca Braidot, che con fango ed acqua si trova piuttosto a suo agio grazie al suo trascorso da ciclocrossista – il tracciato in queste condizioni era davvero impegnativo e bastava un piccolo errore per compromettere la gara e non solo.
Io mi sono limitato a fare il mio ritmo, sempre concentrato sul percorso, a guidare pulito e senza prendere rischi. Da metà gara in poi ho cercato di studiare gli avversari. Blevins aveva una gran gamba, Carod sapevo che era da tener d’occhio. Poi penso che abbiamo perso troppo tempo a guardarci, nessuno voleva rischiare a spendere più energie del dovuto perché quando corri in queste condizioni bruci tanto anche solo per via della pioggia, del freddo e per gli sforzi extra che sei costretto a fare guidando in costante equilibrio precario.
Abbiamo fatto l’errore di far rientrare da dietro Serrano e gli altri, dando modo di riaprire la corsa. Serrano è quello che è tornato sotto con il ritmo migliore, al momento giusto aveva ancora quel colpo di pedale in più per fare la differenza. Sul finale ho provato un paio di volte ma ho capito che non sarei riuscito più ad andarmene così ho cercato di controllare riuscendo all’ultimo a mettere in cassaforte la terza posizione.
Terzo risultato utile consecutivo per Luca Braidot che dopo le due vittorie, a Lenzerheide e Vallnord, riesce a consolidare la 5ª posizione nella graduatoria generale della World Cup. Giornata decisamente negativa per Maxime Marotte, 50º al traguardo. Vittoria dello spagnolo Valero Serrano, secondo il francese Titouan Carod e terzo Luca Braidot.
Prossimo appuntamento tra soli cinque giorni quando la World Cup si sposterà in Canada per round #8 che si correrà sul mitico tracciato di Mt. Saint Anne. Si inizia nella giornata di venerdì con le consuete prove XCC per le categorie élite, la domenica tutte le prove XCO.
Fonte Santa Cruz