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Giro d’Italia: Alessandro De Marchi in Maglia Rosa a Sestola, tappa a Dombrowski


La quarta tappa del Giro d’Italia, da Piacenza a Sestola di 180 km con 3000 metri di dislivello, con il primo arrivo in salita, è stata dura per i corridori e spettacolare per gli spettatori. Corsa interamente sotto un diluvio che non ha dato tregua ai corridori, corridori che non si sono risparmiati. Una fuga iniziata con 2 corridori a cui se ne sono aggiunti via via altri, fino ad essere in 25 con 6 minuti di vantaggio sul gruppo. Ma le difficoltà sono iniziate negli ultimi 100 km, con 3 GPM e 1800 metri di dislivello. Gruppo sempre tirato da Ganna in maglia Rosa, cosa che fa storcere il naso ad appassionati ed addetti ai lavori, ma la Ineos ha deciso così in protezione di Bernal. A 70 km dal traguardo rompono gli indugi in 3, tra cui l’estone Taramae che è il più forte in salita e per chilometri ha accarezzato l’idea di vincere e indossare la maglia Rosa. Ma a spegnere il sogno di Taramae, è arrivato il duo Alessandro De Marchi e l’americano Dombrowski. Sull’ultima salita agganciano e superano Taramae e Jansen, poi Dombrowski, fino ad allora passivo, scatta e s’invola verso la vittoria. Ma il secondo posto di un commosso Alessandro De Marchi non è una sconfitta, ma una vittoria più grande. Per il corridore della Israel, protagonista da sempre di fughe incredibili, un vero e proprio premio alla carriera: la Maglia Rosa!

Intanto si fa sotto il gruppo degli uomini di classifica, ridotto a una trentina di corridori. Attacca Ciccone, quindi Mikel Landa rompe gli indugi e attacca e da li esplode la corsa. Risponde Egan Bernal, che toglie i dubbi sulla condizione della sua schiena, ai quali si aggiungono Vlasov e Carthy. Almeida va in crisi e perde 5 minuti nei chilometri finali. Simon Yates e Remco Evenepoel, favoriti per la vittoria finale, arrivano staccati di mezzo minuto, perde qualcosa anche Nibali, ma si sa che patisce i finali esplosivi, e anzi dimostra che sta recuperando bene dalla frattura del polso. Con altri 7 arrivi in salita, senza un favorito superiore agli altri, ci sono le premessi di un Giro d’Italia altamente spettacolare ed incerto.

In classifica generale Alessandro De Marchi è Maglia Rosa, a 22″ Dombrowski, terzo a 42″ Vervaeke. Passando ai corridori che lottano per la classifica generale troviamo Vlasov a 1’24”, Evenepoel a 1’28”, Bettiol a 1’37”, Carthy a 1’38”, Bernal a 1’39”, Caruso a 1’43”, Formolo a 1’44”; Taramae a 1’47”, Landa e Yates a 1’49”, a 1’51” Moscon, 1’56” Ciccone, a 2’03” Bardet, a 2’05” Pozzovivo, a 2’08” Martin e Sivakov, a 2’10” Martínez, a 2’12” Bilbao, a 2’15” Nibali che è 25°.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.