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Traversata Col Larissa da Champorcher a Piamprato – Itinerario Mountain Bike


ACCESSO: Per arrivare a Champorcher, uscire a Pont Saint Martin sull’autostrada A6 Torino-Aosta, quindi risalire la statale fino a Hone, dopo il forte di Bard, e prendere la strada che risale la valle di Champorcher fino al capoluogo, quindi continuare fino al piazzale degli impianti, in località Chardonney
ATTREZZATURA: Mountain Bike Front o Full, E-Bike, Gravel
PERIODO CONSIGLIATO: da luglio a settembre
CARTOGRAFIA: IGC 1:50000 Ivrea, Biella e Bassa Valle d’Aosta
INDIRIZZI UTILI: web www.valledichamporcher.it
Pro Loco Champorcher tel 012537134
Comune di Champorcher tel 012537106
Comunità Montana Monte Rosa via Roma 7 11020 Donnas (AO) tel 0125807873
Soccorso 118

Descrizione Itinerario Col Larissa in mountain bike

Il colle Larissa (quota 2606m) mette in comunicazione la Valle d’Aosta e la valle di Champorcher con il Piemonte e la Val Soana, addentrandosi nel versante piemontese Parco Nazionale del Gran Paradiso.
L’itinerario Col Larissa si può realizzare con l’ausilio di 2 auto, per arrivare Champorcher (quota 1427m) e per ripartire da Piamprato (quota 1550m), oppure con i mezzi di trasporto pubblici, collegando Pont Canavese con Hone, i paesi all’imbocco della Valle Soana e della Valle di Champorcher, oppure completando sempre in bici su asfalto l’anello iniziato da Champorcher a Piamprato per mulattiere e sentieri di montagna. In questo caso, (partendo ad esempio da Ivrea) prepararsi a pedalare per un centinaio di chilometri anche su asfalto con un dislivello complessivo di circa 2300 metri.

Da Champorcher ci sono due vie per arrivare al Col Larissa: una più pedalabile che sale a Mont Banc, prosegue sulla strada sterrata verso Dondena, da qui si risale verso Cimetta Rossa, punto culminante degli impianti sciistici, quindi breve discesa e risalita verso il Col Larissa sulla mulattiera reale. Oppure da località Chardoney, dove partono gli impianti o da Bar del Ponte, iniziare la salita sulla mulattiera che segue lo sviluppo delle piste. Dall’arrivo della funivia (quota 1930m), si segue la pista da sci di sinistra, seguendo la pista sino all’arrivo della seggiovia. Da questo punto seguire poi un tratto di traccia/strada poderale verso sinistra, per confluire poi sul sentiero che inizialmente attraversa prati di rododendri e che risale sino a incrociare la mulattiera che conduce al Col Larissa. Da questo punto la mulattiera ridiventa pedalabile, si passa per il lago Larissa, proseguendo sulla mulattiera si raggiunge il Col Larissa (quota 2606m). Il colle è individuabile da un cippo in pietra, da cui si ha un ampio panorama sulla sottostante Valle Soana. Dal colle scendere lungo il sentiero verso la conca del lago la Reale, quindi scendere nella conca acquitrinosa con un ruscello, attraversarlo e girare a sinistra, prendendo il sentiero che porta a Piamprato. Continuare a scendere lungo il sentiero seguendo la dorsale della montagna sino a giungere in vista dall’alto dell’alpeggio la Reale, che in breve si raggiunge, dall’alpeggio seguendo il sentiero scendere alla sinistra nei prati sino a giungere al torrente che si attraversa su un ponticello di nuova costruzione, poi una breve risalita porta ad attraversare una breve pietraia, da qui, per ripidi tornantisi arriva alla seggiovia che sale da Piamprato ed il nuovo rifugio Rosa dei Banchi. Da qui scendere lungo la poderale che in breve giunge all’alpeggio Ciavanassa, per poi scendere al fondo del vallone, proseguire lungo la strada poderale che quando diventa asfaltata porta a Piamprato. Qui si conclude la traversata montana da Champorcher a Piamprato, poi come detto si può chiudere per strada un giro ad anello che si può iniziare da fondovalle partendo da Pont Canavese, da Cuorgnè, da Ivrea o da Pont-Saint-Martin.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.