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Si correranno ad Imola i Mondiali di Ciclismo su Strada 2020 dal 24 al 27 settembre


L’UCI ha ufficializzato l’assegnazione dei Campionati del Mondo di Ciclismo su Strada 2020 ad Imola, che torna così ad essere iridata dopo 52 anni.
In un momento storico come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia coronavirus, la vittoria dell’Italia nella corsa “iridata” (è dal 2013 in Toscana che l’Italia non ospita la rassegna mondiale) rappresenta il giusto riconoscimento all’Italia intera dopo tutte le difficoltà vissute.

Il Presidente Renato Di Rocco esprime così la sua gratitudine a tutte le località italiana che hanno presentato la loro candidatura, rivolgendo i suoi più sentiti complimenti a Imola garantendo il massimo sostegno della Federciclismo fin da ora:
“Prima di fare i complimenti ad Imola per l’importante successo ottenuto, voglio ringraziare tutte le città e località italiane che si sono candidate. Ognuna di queste ha presentato un progetto valido, sostenuto dall’entusiasmo di poter raccontare, attraverso un grande evento ciclistico, i propri territori e mostrare al mondo le proprie capacità.
Il fatto che si siano candidate, con un brevissimo preavviso, un così alto numero di città credo che sia la migliore conferma che gli eventi di ciclismo hanno una grande capacità di valorizzare e promuovere le bellezze paesaggistiche e le eccellenze locali.
Come in ogni gara esiste un solo vincitore ed è doveroso quindi rivolgere i migliori auguri ad Imola e all’Emilia Romagna. L’UCI, con questa assegnazione, ha voluto premiare una proposta concreta e credibile. Mi piace credere che sia, prima di tutto, un riconoscimento per tutto il nostro Paese, che in questi mesi ha affrontato momenti di grande difficoltà ma è stato in grado di uscirne diventando anche un punto di riferimento nel resto del mondo.
E’ un riconoscimento anche del lavoro della Federazione Ciclistica Italiana e di tutto il nostro movimento ciclistico, in grado di allestire ed applicare un protocollo per la ripresa in sicurezza dell’attività sportiva che è diventato modello anche per altri sport e altri Paesi.
Al comitato organizzatore di Imola, agli Enti Locali che sostengono la candidatura e a tutti gli appassionati garantiamo fin da ora il massimo sostegno affinché si possano realizzare Mondiali di assoluto livello e grande impatto, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, per la massima garanzia della salute degli atleti, di tutti gli operatori coinvolti e del pubblico.
Abbiamo poco tempo a disposizione, la sfida è esaltante, non ci resta che metterci a lavoro tutti insieme per dimostrare, ancora una volta, che attraverso il ciclismo l’Italia è pronta a ripartire e ad affrontare le sfide che questa stagione ci propone.”

Il programma delle gare è stato adattato in considerazione dell’attuale situazione sanitaria mondiale: quest’anno saranno disputate solo le gare (corsa su strada e cronometro) nelle categorie Elite.
La partenza e l’arrivo di tutte le gare si svolgeranno sul circuito automobilistico di Imola. I percorsi proposti dal Comitato Organizzatore si distinguono per il loro carattere estremamente impegnativo: la gara su strada maschile sarà di 259,2 km per un totale di quasi 5000 m di dislivello, mentre la lunghezza della gara femminile sarà di 144 km con un dislivello di 2750 m. Il circuito (28,8 km) sarà lo stesso per uomini (9 giri) e donne (5 giri) e comprenderà due salite per 3 km in totale con pendenze medie del 10% (e tratti che raggiungono il 14%). L’UCI nell’assegnare il Mondiale ad Imola ricorda che queste caratteristiche offriranno ai corridori un profilo paragonabile a quello di Aigle-Martigny (Svizzera).
Il circuito a cronometro (da percorrere una volta sia maschile che femminile) misurerà 32 km con 200 m di dislivello.

“Mi congratulo con il Comitato Organizzatore di Imola per l’eccellente qualità del suo fascicolo – ha commentato il presidente UCI David Lappartient – che è riuscito a produrre in breve tempo. Vorrei anche ringraziare le altre località candidate, Peccioli (Italia), Alba Adriatica (Italia) e Haute-Saône (Francia) che hanno inviato file concreti. Non è stata una scelta facile, a dimostrazione che anche in questo difficile periodo che stiamo attraversando i Campionati del Mondo di ciclismo sono ancora molto attraenti per le città e i territori.
“Sebbene l’assegnazione dei Campionati del Mondo su strada UCI 2020 ad Imola sia un’ottima notizia, il mio pensiero va anche al comitato organizzatore di Aigle-Martigny che ringrazio sinceramente per l’impegno e la qualità della nostra collaborazione negli ultimi due anni. L’assegnazione dei Campionati del Mondo su strada UCI in Italia quest’anno è di grande valore simbolico per l’UCI: in un Paese che ha sofferto enormemente per la pandemia Covid-19 ma ha saputo affrontarla con efficacia e coraggio. L’evento sarà un segnale di ritorno alla normalità in una regione dove la situazione sanitaria è ormai sotto controllo.
“Sono convinto che i Campionati del Mondo su strada UCI 2020 di Imola consentiranno a tutti noi, nonostante la difficile situazione attuale, di assistere a una grande festa di sport. Invito tutti a seguire questo evento in Italia, culla del ciclismo, su uno dei circuiti più impegnativi della storia dei Campionati del Mondo su Strada UCI. Non vedo l’ora di assistere a queste gare che promettono di essere magnifiche.
Ricordiamo che in questa stagione così difficile, l’autodromo di Imola ha già fatto da cornice al “Warm Up di ciclismo 2020” per la ripresa dell’attività giovanile e che, sempre l’Emilia Romagna, ospiterà dall’1 al 6 ottobre, al velodromo di Forlì, i Campionati Europei Pista junior e U23.

Programma Campionati del mondo su strada UCI 2020
– Giovedì 24 settembre: cronometro individuale Women Elite
– Venerdì 25 settembre: cronometro individuale uomini Elite
– Sabato 26 settembre: gara su strada Women Elite
– Domenica 27 settembre: gara su strada Men Elite.

Fonte federciclismo

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.