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La Sportiva partner tecnico della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana per i prossimi 3 anni


Un accordo che segna l’avvio di una partnership di durata triennale fra La Sportiva, leader mondiale nella produzione di scarpette d’arrampicata made in Italy, e la Federazione Arrampicata Sportiva Italiana (FASI) con l’obiettivo di raggiungere insieme la qualificazione a Tokyo 2020. L’azienda, con sede in Valle di Fiemme, ufficializza oggi il suo ruolo come Sponsor Tecnico della FASI grazie al quale vestirà con abbigliamento tecnico da gara e lifestyle tutti i 170 atleti nel giro della Nazionali, dal settore giovanile alla prima squadra e al paraclimbing, passando per i tecnici e i coach.

Il classico giallo de La Sportiva lascerà dunque spazio all’azzurro della Nazionale. Si tratterà di prodotti specificatamente concepiti per gli atleti in gara grazie a tessuti traspiranti, trattamenti anti-batterici e soluzioni anti-sfregamento per permettere il massimo comfort nella ricerca della performance e la compatibilità perfetta con l’utilizzo degli imbraghi.

“Nel mettere a punto la divisa ufficiale ci siamo chiesti cosa renda un capo realmente indispensabile per i climbers – dice Alessandro Tedoldi, Atlethes & Events Coordinator La Sportiva – abbiamo quindi puntato all’essenziale e a tutto ciò che può esaltare al massimo le performance, lavorando a stretto contatto con atleti e tecnici azzurri”.
“E’ una collaborazione che sa di storia – commenta Lorenzo Delladio, CEO & President La Sportiva – e giunge quasi a coronamento di un percorso che ha visto la nostra azienda sempre presente nell’evoluzione di questo sport: ricordo perfettamente i primi Masters, quando inseguivamo gli atleti per capire di cosa avessero bisogno per dare il meglio in gara e far crescere il nostro prodotto assieme a loro. Oggi possiamo fornirgli tutto ciò di cui hanno bisogno dalla testa ai piedi e saremo ancora con loro, questa volta sui podi (si spera) delle Olimpiadi”.

Molti climbers italiani tra l’altro già indossano La Sportiva come Stefano Ghisolfi (2° nel ranking mondiale), Marcello Bombardi, Riccardo Piazza, Michael Piccolruaz, Ludovico Fossali e Martina Zanetti.
“La Federazione in questo momento è concentrata soprattutto a raggiungere una qualificazione olimpica che sarebbe storica” – spiega Giampietro Pastore, Commissario straordinario CONI – “Tutti coloro che si stanno impegnando in questo obiettivo meritano i nostri ringraziamenti e la nostra riconoscenza. Siamo molto contenti di poter contare, da oggi, sull’esperienza e la professionalità di un partner come La Sportiva. Mi auguro che insieme si possa portare l’arrampicata sportiva italiana il più lontano possibile”.

Le Olimpiadi saranno il culmine di un percorso che ha visto la Federazione Arrampicata Sportiva Italiana crescere di anno in anno fino a contare ad oggi oltre 30mila tesserati, tra i quali più di 7mila Under 16, e 250 società circa a conferma di una disciplina spiccatamente giovanile e con margini di crescita ancora ampi.
La Sportiva e l’arrampicata sportiva italiana hanno una lunga storia alle spalle. Sono passati infatti circa 33 anni da Bardonecchia ’85. Trentatré anni fa La Sportiva c’era: ai piedi dei primi climbers e come sponsor di una manifestazione che, muovendo i suoi primi passi, avrebbe contribuito negli anni seguenti a far partire in maniera forte e decisa il movimento arrampicatorio in Italia e nel mondo.

Sono passati anni e l’arrampicata è ufficialmente entrata a far parte delle discipline olimpiche e farà il suo esordio per la prima volta in occasione dei Giochi di Tokyo 2020.
Da oggi l’arrampicata italiana, rappresentata da La Sportiva e dalla Federazione Arrampicata Sportiva Italiana, ha un nuovo ambizioso obiettivo: Tokyo2020.

Articolo Publiredazionale

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.