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Dissesto idrogeologico in Italia, i dati dell’ISPRA


Oltre all’Abruzzo, il Lazio, la Campania, la Sicilia e la Provincia di Trento, anche il Piemonte si colloca in alto alla classifica dei Comuni a rischio idrogeologico, con percentuali tra il 90% e il 100% e con una superficie territoriale regionale complessiva considerata piuttosto pericolosa tra il 10 e il 20%.
Il rischio sale soltanto in nove Regioni con il 100% di Comuni a rischio, e sono: la Valle D’Aosta, la Liguria, l’Emilia-Romagna (con una superficie a rischio dissesto che va oltre il 60%) e la Toscana, l’Umbria, le Marche, il Molise, la Basilicata e la Calabria.

Secondo il recente rapporto dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale), il 91% dei Comuni italiani e oltre 3 milioni di nuclei familiari vivono in territori classificati ad alta pericolosità.
L’Istituto descrive la situazione all’interno del Rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia, fornendo il quadro di riferimento sulla pericolosità per frane e alluvioni dell’intero territorio nazionale e sugli indicatori di rischio relativi a popolazione, famiglie, edifici, imprese e beni culturali.
Leggendo il Rapporto, scopriamo che l’Italia è uno dei Paesi europei maggiormente interessati da fenomeni franosi, con 620.808 frane che interessano un’area di 23.700 km2, pari al 7,9% del territorio nazionale.
Rischio frane e alluvioni

Secondo il Rapporto, oltre 7 milioni di persone risiedono in territori vulnerabili, più di 1 milione vive in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata (PAI – Piani di Assetto Idrogeologico) e più di 6 in zone a pericolosità idraulica nello scenario medio (ovvero alluvionabili per eventi che si verificano in media ogni 100-200 anni). E proprio il Piemonte, in quest’ultimo scenario, si colloca tra le Regioni con i valori più elevati di superficie a pericolosità idraulica media – sulla base degli aggiornamenti forniti dalle Autorità di bacino Distrettuali – insieme a Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Veneto.
La superficie potenzialmente soggetta a frane supera l’8% del territorio nazionale (+2,9% rispetto al 2015) e quella potenzialmente alluvionabile nello scenario medio sfiora i 25.400 km2 (+4%).
Complessivamente 16,6% del territorio nazionale è mappato nelle classi a maggiore pericolosità per frane e alluvioni (50 mila km2).
Ancora, quasi il 4 % degli edifici italiani (oltre 550 mila) si trova in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata e più del 9% (oltre 1 milione) in zone alluvionabili nello scenario medio: il Piemonte è tra le Regioni che presentano il numero più elevato di edifici a rischio alluvioni.

Mappato anche il patrimonio culturale: i dati dell’ISPRA individuano nelle aree franabili quasi 38 mila beni, dei quali oltre 11 mila ubicati in zone a pericolosità da frana elevata e molto elevata, mentre sfiorano i 40 mila i monumenti a rischio inondazione nello scenario a scarsa probabilità di accadimento o relativo a eventi estremi; di questi più di 31 mila si trovano in zone potenzialmente allagabili anche nello scenario a media probabilità.

Fonte piemonte parchi

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.